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Salerno – Il secondo accosto in cinque giorni di una nave da crociera Costa è più che un indizio: la compagnia genovese ha deciso di ritornare a Salerno inserendo, per la stagione 2019-2020, il molo III Gennaio nell’itinerario mediterraneo più lungo che tocca Spagna (Tarragona, Palma di Majorca), Italia (Cagliari, Trapani, Catania, Salerno, Civitavecchia-Roma, Savona), Malta (la Valletta), Francia (Tolone). Crociera da dodici giorni complessivi. Inoltre Costa dà la possibilità di iniziare – e terminare – il viaggio proprio da Salerno.

Città presente in altre quattro itinerari mediterranei della Costa neoRiviera, con la variazione di alcuni scali. 1.800 opsiti, 622 membri di equipaggio, lunghezza di 221 metri: stamattina ha attraccato la nave Costa ‘neoRiviera’, così descritta dalla compagnia: “Ispirata alle atmosfere e al fascino della Riviera Ligure, della Costa Azzurra e della Costiera Amalfitana, la nostra nave saprà coinvolgerti in una vera vacanza di charme. Costruita nel 1999 in Francia, è stata totalmente rimodernata nel 2013. Costa neoRiviera con le sue 48.200 tonnellate è la più piccola delle navi Costa, ma una delle più apprezzate per il rapporto che si viene a creare a bordo fra il personale e gli Ospiti. Qui anche il viaggiatore più esigente trova la migliore soddisfazione: la nave è strutturata su otto ponti dedicati alle più famose riviere; così troviamo, fra gli altri, i ponti ‘Costa Azzurra’, ‘Riviera dei Fiori’ o ‘Costiera Amalfitana’, mentre l’atrio ricorda l’ingresso di un grande albergo con i suoi comodi divani in pelle”. Lusso che mal si concilia con la banchina dissestata del Molo III Gennaio, con i percorsi obbligati tra le migliaia di tonnellate di merci varie, i depositi dei pescatori, i basoli precari che inevitabilmente ‘accompagneranno’ le diverse centinaia di visitatori che, in attesa della partenza delle ore 18, decideranno di scoprire a piedi il centro di Salerno.

E comunque dovranno ritenersi fortunati rispetto ai loro omologhi dell’11 aprile, accolti da una forte pioggia che mise a nudo tutte le falle dell’accoglienza (vedi qui). Il punto è proprio questo: a fronte di segnali di netto risveglio dell’attività crocieristica – nel 2018 in Campania 1.2 milioni di visitatori ma per circa il 90% sbarcati a Napoli – si registra il profondo sonno degli enti che, amministrazione comunale in primis, dell’accoglienza (non solo crocieristica) dovrebbero fare l’orgoglio di una città ‘turistica’, oggi, solo per caso. (foto di Giovanni Capuano)