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In dieci al bar a giocare a carte, senza mascherina. E ancora una palestra aperta nonostante le restrizioni. Sono alcune delle violazioni alle normative anti-Covid sanzionate dalla Guardia di Finanza di Salerno. Di seguito, la nota stampa delle fiamme gialle:

A San Marzano sul Sarno (SA), è stato individuato un bar in cui numerosi clienti giocavano a carte indisturbati, consumando a dispetto dell’ormai consolidato divieto. Oltre ai 10 avventori, privi peraltro di qualsiasi dispositivo di protezione individuale, senza nemmeno osservare la prevista distanza interpersonale, è stato verbalizzato anche il proprietario, che ha subito la chiusura temporanea dell’esercizio.
Stessa sorte per un locale di Sant’Egidio del Monte Albino (SA), con all’interno una cliente.
In un’altra circostanza, i Finanzieri della Tenenza di Vallo della Lucania hanno scoperto una palestra rimasta aperta in via totalmente abusiva – ulteriori due erano state individuate nelle scorse settimane a Cava de’ Tirreni (SA) -. Insospettiti da un ragazzo visto rientrare nella propria auto con borsone sportivo al seguito, i militari avevano fatto immediatamente ingresso nella struttura. Ed infatti, nonostante le saracinesche abbassate, era lì presente una persona intenta ad allenarsi sotto la supervisione del proprietario/personal trainer.
Rilievi analoghi arrivano, ancora, dalle Tenenze di Sapri e di Battipaglia, con la segnalazione dei titolari di due associazioni sportive dilettantistiche che, incuranti degli obblighi di sospensione, tenevano comunque aperte, rispettivamente, una scuola calcio e un centro podistico-ricreativo per ragazzi.
Indicativi anche i servizi conclusi delle Compagnie di Scafati e di Salerno. In un solo weekend, nel pattugliare le strade di Pagani (SA) e del Capoluogo, i Baschi Verdi hanno fermato 5 giovani, poco più che ventenni, che andavano in giro nel cuore della notte, violando il coprifuoco senza valido motivo.
Molto salate, ricordiamo, le sanzioni comminate in questi casi: multe da 400 a 3.000 euro per chi viene beccato ad aggirare le leggi in materia e la chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni per i titolari che non hanno osservato le specifiche restrizioni.