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Battipaglia (Sa) – Interessante e ricco di spunti, perla vasta platea, l’approfondimento dello scrittore psichiatra Paolo Crepet sui temi dell’autonomia, dell’autostima e della creatività quali “ingredienti per educare un bambino”. Così l’autore ha concluso il suo seminario dal titolo preso dal suo ultimo libro ‘Baciami senza rete’. L’incontro, svoltosi presso il centro San Luca di Battipaglia, è stato organizzato dall’’Associazione Sophis di Marco Botta che dà appuntamento “al 2020 con un altro grande educatore…”. 

A conclusione del seminario Marco Botta, moderatore, ha spiegato: “L’evento si inserisce nell’ambito di un percorso divulgativo che il Prof. Paolo Crepet realizza a valle della pubblicazione del suo libro dal titolo ‘Baciami senza rete’ e che si innesta in un progetto formativo dai contenuti estremamente connessi all’attualità e di forte rilevanza. E’ stata una disamina su come la moderna tecnologia digitale cambia il nostro modo di rapportarci con la realtà, in un contesto di temporalità che riguarda il passato, il presente ed il futuro. Ed è proprio dall’analisi attuale dei modi con cui, attraverso le moderne tecnologie, comunichiamo e ci relazioniamo con le esperienze del nostro vissuto e con il vivere quotidiano che è possibile proiettare nel futuro tali comportamenti e delineare cambiamenti di natura addirittura antropologica e che comunque non sempre vanno nella direzione di una crescita culturale ed emozionale ma che anzi prefigurano forme di regressione e di un sempre più marcato isolamento. In tale scenario la padronanza della materia da parte del relatore ha reso l’incontro stimolante, interessante ed affascinante, comunque mai esclusivamente accademico e retorico. E’ stata esperienza appassionante e coinvolgente in quanto, grazie all’eloquio forbito e alla comprovata erudizione del relatore sull’argomento trattato, si sono affrontate tematiche e situazioni riscontrabili nella vita di ciascuno di noi, perché appartengono al nostro quotidiano e con le quali possiamo continuamente confrontarci e identificarci”.