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Salerno – Si sono svolti ieri mattina, alle 11.30, i funerali del 58enne Nunzio Rizzuti, l’uomo trovato cadavere sulla spiaggia Capogrosso di Marina di Camerota. Il rito funebre per dare l’ultimo saluto ad una persona conosciuta e stimata anche per il suo impegno nel sociale quale appartenente alla Protezione Civile, si sono svolti nella Chiesa dedicata a San Marco Evangelista, nella frazione Licusati. Tanta gente si è stretta intorno alla famiglia dello sfortunato guardiano notturno in alcune strutture ricettive del litorale camerotese. Alla cerimonia religiosa, officiata dal parroco don Antonio Tonelli, erano presenti la moglie e i figli, consumati dal dolore per la immatura perdita del congiunto al quale erano legati di un indissolubile affetto. Ma vi erano anche tanti compaesani, praticamente l’intera Licusati, i cui cittadini hanno voluto con la loro presenza confortare i familiari di una persona onesta e laboriosa, che svolgeva le sue mansioni lavorative di notte in prossimità di quel mare che amava tanto. Era stato rinvenuto disteso sulla sabbia e privo di vita da un collega che aveva dato immediatamente l’allarme. Sul posto, con i sanitari, erano giunti i carabinieri della locale stazione al comando del luogotenente Massimo Di Franco. Con loro i Vigili del Fuco che hanno provveduto ad illuminare l’area che è stata immediatamente transennata. Aveva un orecchio reciso, il cadavere di Rizzuti, ma successivi approfondimenti hanno stabilito che un animale, forse una volpe, sia stata l’autrice del gesto. Toccava al medico legale Adamo Maiese effettuare la ricognizione esterna del corpo, stabilendo che un infarto fulminante che non gli aveva dato scampo all’improvviso aveva colpito il 58enne di Licusati. Sulla base di riscontri evidenti che non lasciavano adito ad altre ipotesi, la salma veniva liberata dalla magistratura e riconsegnata al dolore dei familiari.