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Salerno – Emergono i particolari dell’alleanza che ha portato due potenti clan salernitani ad ottimizzare, senza combattersi, i profitti dello spaccio sul territorio. Se da una parte il Procuratore della Repubblica vicario Luca Masini ed il sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Marco Colamonaci si soffermano sugli aspetti tecnico-investigativi che hanno portato ai 17 arresti delle scorse ore, il sostituto Procuratore Francesca Fittipaldi ha posto l’attenzione sulla ricaduta sociale dell’operazione ‘Alleanza’ e di tutte quelle precedenti condotte “a contrasto del mercato dello spaccio di droga” che intrinsecamente “dimostrano la sua grande redditività”. Un passaggio è alquanto impressionante: “Anche a fronte ad ingenti perdite dei carichi di sostanze stupefacenti – racconta -, l’organizzazione aveva il solo problema di individuare nuovi canali di approvvigionamento, non di trovare i soldi per comprare la droga. Questo mercato è in costante crescita: a fronte dell’arricchimento di queste organizzazioni criminali gli assuntori, da questi ‘venditori di morte’, acquistano molto spesso un biglietto di sola andata per l’altro mondo. Con le nostre indagini e con le operazioni delle Forze dell’Ordine, quindi, non solo contrastiamo attività illecite ma tuteliamo, a cascata, la salute pubblica”.