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Salerno – Stasera alle 21 nella Piazzetta della Chiesa Nuova, una Serata d’onore per Paolo Graziosi che dedicherà a Positano un omaggio in prosa tratto da Čechov, in scena con Elisabetta Arosio. Al termine della serata sarà consegnato a Paolo Graziosi il Premio Pistrice – Città di Positano, V Edizione. 

Quest’anno il Sindaco Michele De Lucia, la Giunta Comunale di Positano e la direzione artistica del Positano Teatro Festival hanno scelto di assegnare il premio legato al simbolo della città, un grande nome del teatro italiano, diventato anche un beniamino del Festival, grazie alle sue tre partecipazioni consecutive, tutte salutate da caloroso successo. Il Premio Pistrice – Città di Positano va infatti a Paolo Graziosi con la seguente motivazione: “Una carriera esemplare che ha attraversato, sempre con crescente successo, dalla seconda metà dello secolo scorso ai giorni nostri, generazioni, mode e stili, grazie alle sue raffinate capacità interpretative, evidenziate da una voce elegante e musicale che rende con sobrietà ed efficacia il verbo teatrale. Le sue partecipazioni al Positano Teatro Festival hanno creato un particolare rapporto con questa città, perpetuando quello stesso legame che hanno avuto con Positano due tra i suoi maestri quali Franco Zeffirelli, con cui debuttò sulla scena, ed Eduardo De Filippo: due grandi personalità del teatro a cui il suo nome è indissolubilmente unito”.

“Ricevere questo premio mi fa estremamente piacere – dichiara Paolo Graziosi –  sono molto superstizioso ed un riconoscimento da un luogo incantevole come Positano, non posso che ripeterlo, oltre che un onore, lo ritengo anche un buon auspicio. A Positano erano legati a doppio filo Franco Zeffirelli ed Eduardo De Filippo, due miei maestri. Al primo devo il mio assoluto debutto in teatro. Avevo appena 24 anni e mi arrivò da parte sua l’enorme onore di interpretare nel ‘Romeo e Giulietta’ nientemeno che il ruolo di Mercuzio – continua l’attore – cosa che fino ad allora era successa solo ad attori già navigati, accanto a Giancarlo Giannini e Annamaria Guarnieri, anche loro giovanissimi. Eduardo, poi, è per me ancora oggi un vero faro, di una grandezza irraggiungibile, a cui faccio continuamente riferimento, sento ancora il suono delle sue parole, del suo modo di recitare e di dirigere. Sono stato interprete dell’ultimo suo spettacolo, ‘Mettiti al passo’, un testo dei suoi allievi della scuola di drammaturgia di Firenze, accanto prima a Lina Sastri (premio Annibale Ruccello 2017) poi ad Angelica Ippolito”.