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Ritorna a Positano, anche se in una posizione diversa, l’orologio che si trovava sulla torre campanara di Positano; recuperato dai locali dell’oratorio della chiesa madre,il grande quadrante circolare a numeri romani è stato adattato come base di un tavolo da esposizione, con un vetro protettivo che ne preserverà la struttura, presso l’ufficio del turismo “L. Vespoli”.

L’orologio è stato infatti al centro di racconti antichi e novelle favoleggianti, dipinto da diverse prospettive, quasi un punto di riferimento per Positano. Nelle fotografie d’epoca, nei racconti e nei dipinti dei tanti artisti passati per Positano era sempre ben presente, fin quando  nel 1963 anno la Soprintendenza lo fece rimuovere, dopo l’ultimo restauro della torre. In un passaggio del libro “Positano.

Storie di una città sul mare”, di Stefan Andres, si fa menzione proprio dell’orologio posto al vertice della torre campanara, ormai non funzionante e che pertanto indicava sempre la medesima ora, facendo così di Positano un luogo senza tempo: “la lancetta dell’orologio del campanile indicava permanentemente, entro il suo cerchio dorato, il medesimo eterno istante”, lo stesso scrittore ne fece anche una bella illustrazione.

In una nota il sindaco Giuseppe Guida ha ringraziato il Parroco Don Danilo Mansi e tutte le maestranze che hanno reso possibile recuperare questo piccolo pezzo di storia del paese, che chiude la costiera amalfitana e la provincia di Salerno.