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Caserta – E’ da due giorni asserragliato sul tetto di un edificio prospiciente la Provincia di Caserta: un manipolo di lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2 è in protesta all’aria aperta (foto), i sindacati lo sono davanti all’ufficio di Giorgio Magliocca, presidente forzista e sindaco di Pignataro Maggiore. Il rischio è che la Provincia non riassorba i 17 lavoratori del Consorzio che fino ad ieri hanno gestito la cava- discarica ‘Maruzzella 3’ nel Comune di San Tammaro. Quindici operai sono casertani ma due, una coppia con una bambina di appena tre mesi, sono salernitani che ogni mattina si recavano in Terra di Lavoro.

A supportare i lavoratori del Consorzio Bacino Salerno 2 c’è anche il sindacalista Fiadel, Angelo Rispoli: “Questi lavoratori saliti sul tetto di fronte alla Provincia di Caserta in difesa del posto di lavoro e della dignità. Io ed altri colleghi stiamo occupando la presidenza della Provincia di Caserta, abbiamo trascorso una nottata in bianco ma la lotta per il lavoro è importante. L’occupazione continua”. Spiega: “Il Consorzio ha dismesso la gestione del sito di San Tammaro che è passata alla Provincia di Caserta. L’Ente, ci ha detto ieri il Presidente, non ha però la forza economica per poter riassorbire i 17 lavoratori del Consorzio – così come la legge regionale 14 del 2016 statuisce ed in forza della quale furono stabilizzati i lavoratori delle cooperative di Salerno Pulita –  intendendo gestire il sito attraverso risorse interne”.

La situazione appare grave: “Compresi i 17 che operano a Caserta,  sono ben 74 i lavoratori che da tre mesi sono senza stipendio. Inoltre fra due mesi scadranno i contratti temporanei per gli altri 250 lavoratori del Consorzio; buona parte della Campania rischierà, in piena estate, una nuova emergenza-rifiuti”. Soluzione di difficile interpretazione: “L’assessore regionale Bonavitacola conosce bene la vicenda. Perché non ci convoca?”.  Intanto un piccolo passo avanti lo ha fatto la Prefettura di Salerno che ha chiamato le parti ad una riunione il 29 maggio.