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Baronissi (Sa) – Metti insieme un gruppo di persone dalle grandi idee, un pizzico di sano rischio e la voglia di fare qualcosa di positivo, mescola tutto e quello che viene fuori è un prodotto da gustare. Il “Baronissi Blues festival”, è proprio il frutto di tutto ciò: un progetto nato senza uno specifico tornaconto. E’ completamente gratuito. Non c’è tagliando di ingresso perchè l’idea è una sola: la musica è un’arte per la quale non deve esistere un obolo da pagare, ma va ascoltata e apprezzata e vissuta in gruppo, ma soprattutto personalmente. Una sana follia con un unico intento: fare qualcosa che possa valorizzare ancora di più il centro salernitano che da ieri si è acceso con la quinta edizione della kermesse che sta assumendo toni sempre più internazionali e riconosciuti. “Tutti Suonati”, questa è l’associazione (l’inizio del pezzo è dedicato alla sana follia di proposito) che ha creato uno spettacolo da vivere in tutto e per tutto, con il patrocinio del comune. Eh sì perchè il Baronissi va raccontato per ciò che c’è alle spalle ma soprattutto va vissuto. Farsi travolgere dall’incanto delle potenti note è l’unico modo per vivere pienamente unì’esperienza che entra nella testa, lascia segni sulla pelle e avvolge il cuore. 

La prima sera ha già rappresentato il punto alto ma vette ne saranno toccate ancora. Shanna Waterstown ha illuminato l’Anfiteatro Pino Daniele, scenario quanto mai azzeccato per la sua concentrazione e sacralità, quasi a voler avvolgere l’ospite di turno, con la sua potente voce, amplificata anche dalla location prescelta per il concerto. Ma prima aveva già riscaldato bene gli animi La Grange. Un catino, tantissime persone che si sono lasciate trasportare dal blues, hanno partecipato, filmato e vissuto ogni istante della rappresentazione di questo percorso musicale. Uno “tsunami” la Waterstown, ogni acuto era un graffio che ha squarciato la notte, accompagnato da applausi, fino allo spicchio conclusivo quando il trasporto è stato tale da concedersi un finale avvolgente e avvolto dalla gente arrivata fino ai piedi del palco.

Una sferzata di energia, note trasportate dal vento che, via via, hanno allietato una serata da incorniciare, ed era solo la prima. E stasera si bissa, perchè tocca a un’altra star internazionale. All’Anfiteatro toccherà a Melvin Taylor. A lui l’arduo compito, ma non sarà difficile, di trascinare gli appassionati a toccare una nuova vetta.

Si annuncia una nuova serata di pienone, battiti di mani o semplicemente movimenti a tempo di musica. L’estate di Baronissi è nel segno del blues, la voglia di farsi graffiare dalle note delle band è grande, un marchio indelebile per portare con sè il ricordo di una serata unica ed indimenticabile. 

foto gentilmente concesse da Gianluigi Iovino