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Capaccio Paestum (Sa) – È in corso dinanzi al giudice della terza sezione penale del tribunale di Salerno, Francesco Rossini, il processo sul trucco circa le fasulle generalità dei giocatori a cui venivano attribuite le vincite ai giochi alle slot machine per operazioni mai avvenute. Vincite col trucco scoperte dagli uomini della Guardia di Finanza nel luglio del 2018 all’interno di una sala slot di Capaccio Paestum. Secondo quanto scoperto dalle Fiamme Gialle e finito nel fascicolo della Procura della Repubblica di Salerno infatti, il titolare di una sala slot di Capaccio Paestum, insieme ai suoi tre dipendenti, tutti incaricati all’identificazione dei giocatori delle slot machine attraverso un meccanismo di compilazione, gestione e attribuzione di schede riportanti i dati personali del giocatore e finalizzate a poter effettuare il gioco e a riscuotere le relative vincite, avrebbero attribuito falsamente oltre trenta vincite mai conseguite ad un uomo attraverso giocate sulle slot installate presso la rivendita della Piana del Sele. Vincite che secondo le Fiamme Gialle venivano riscosse a seguito delle operazioni di gioco presso le macchinette da altri soggetti che in realtà, con la complicità di gestore della sala e dei dipendenti, venivano falsamente attribuite ad un’altra persona. Per questo motivo, nel 2020 il gestore insieme ai suoi dipendenti, furono rinviati a giudizio. I quattro imputati, difesi dagli avvocati cassazionisti Leopoldo Catena e Costantino Cardiello, rispondono a vario titolo, del reato di aver falsamente indicato le generalità del soggetto per conto del quale veniva riscossa la vincita. I quattro infatti, stanno affrontando un processo che è in corso dinanzi al giudice della Terza Sezione penale dove nelle scorse ore è stato ascoltato tra i testi del Pubblico Ministero, un ufficiale della Guardia di Finanza. Esame dei testi che proseguirà nella prossima udienza che si svolgerà in primavera.