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Salerno – Nella ipotesi che il Governo Conte-bis dovesse presentarsi in Parlamento per la fiducia, i quattro voti di Leu sarebbero determinanti al Senato. Il partito non ha sciolto la riserva ed al momento, agendo in forza del principio della ‘pari dignità’, attende la chiamata di Conte “per un coinvolgimento nel programma che non potrà essere scritto dai soli Pd e M5S”. Attesa, dunque, ma segnali di ampia apertura. Così il deputato salernitano Federico Conte: “Bene Andrea Orlando che chiede con forza a Di Maio di fare chiarezza. Non è tempo di carte nascoste. Del resto fin dal principio, Nicola Zingaretti ha orientato il lavoro del Pd in questa difficile vicenda dell’accordo di governo con senso dello Stato e della responsabilità, facendo cadere ostacoli personali e orientando la discussione in modo costruttivo sui temi cruciali per gli italiani. A questo proposito auspico che nell’agenda del prossimo governo, e sul tavolo di discussione tra le forze politiche, il Sud diventi centrale. Per il Mezzogiorno occorre una strategia complessiva di investimenti e di attenzione, a cui mi auguro il nuovo esecutivo, fin dalla fase programmatica, voglia rispondere con decisione”.