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Salerno – “Siamo pronti a entrare nel merito del nuovo stabilimento da noi progettato con la massima attenzione agli aspetti ambientali e produttivi”. Dopo aver vinto davanti al Tar la causa con il Comune di Buccino, le Fonderie Pisano escono allo scoperto e attraverso una lettera firmata dall’amministratore delegato Guido Cusano hanno chiesto un incontro urgente al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, ma anche all’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola, ai sindaci di Salerno e Buccino per mettere nero su bianco tutti gli aspetti decisivi e determinanti per la delocalizzazione dello stabilimento industriale. 

“Negli ultimi anni la nostra azienda ha subito un attacco mediatico attraverso il quale è stata accusata di  avere contribuito ala distruzione degli equilibri ambientali e, addirittura, di essere la unica fonte inquinante nella Valle dell’Irno – scrive Pisano, aggiungendo che – anche grazie agli accertamenti promossi dalla Regione Campania – lo studio Spes ha dimostrato che i fattori inquinanti riscontrati nella zona (mercurio e diossine) non fanno parte del ciclo produttivo della nostra Fonderia, in quanto tutte le analisi compiute dagli organi competenti hanno dimostrato che le emissioni di questi due elementi sono particolarmente ridotte”. 

A nome dell’azienda che rappresenta Pisano manifesta dunque ancora una volta la volontà di avviare un programma che prevede una nuova localizzazione del sito. “Non è la prima volta che torniamo su tale questione che riteniamo fondamentale e decisiva sia per noi, parte imprenditoriale, che per i lavoratori che ci accompagnano nella produzione di ghisa da moltissimi anni c’è infatti scritto nella lettera alle istituzioni regionali e locali -. La nostra attuale collocazione è in una area industriale che negli anni ha visto espellere tutti i siti produttivi per, poi, essere invasa da insediamenti residenziali,  qualche volta anche in maniera non conforme alle disposizioni legislative”. 

Secondo la dichiarazione dell’amministratore Guido Pisano, dunque, le fonderie sono nelle condizioni di poter continuare ad operare nel sito di Fratte. Ma sono pronte ad avviare il trasferimento se tutti gli interlocutori istituzionali saranno pronti e disponibili a lavorare su questo obiettivo che nella missiva Guido Pisano definisce una sfida non più rinviabile. 

“E’ per tali motivazioni che richiediamo un incontro con Voi nel corso del quale illustrare il progetto nei minimi dettagli, con particolare riferimento agli aspetti tecnici e alle ricadute economiche e occupazionali. Sarà approfondito, ovviamente, da parte nostra ogni tipo di influenza sugli equilibri del contesto ambientale nel quale la struttura produttiva andrà a inserirsi” è la richiesta che chiude la lettera del presidente delle Fonderie Pisano.