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La comunità dell’unità pastorale centro storico composta dalla Cattedrale, chiesa del Crocifisso,  dalla chiesa di Santa Lucia e dalla chiesa di Sant’Agostino vive la celebrazione del triduo Pasquale in cattedrale, dove sono state celebrate tutte le messe, compresa quella di ieri. L’altare della deposizione erroneamente chiamato “sepolcro” presso il quale la comunità si riunisce in preghiera d’adorazione è allestito quest’anno nella chiesa di Sant’Agostino. Un cartello affisso questa mattina all’ingresso del Duomo di Salerno spiega così ai fedeli il motivo per il quale quest’anno, il primo nel quale la cattedrale di Salerno è stata unificata nella comunità ecclesiastica del centro storico con le altre chiese, è stato scelto di non allestire il tradizionale sepolcro. Nessuna rivoluzione da parte del nuovo parroco Don Felice Moliterno che ha condiviso la scelta con i giovani che con grande  entusiasmo si sono impegnati nella realizzazione del sepolcro all’interno della chiesa di Sant’Agostino. Una scelta che però ha suscitato qualche perplessità e anche qualche critica soprattutto perché non tutti sono a conoscenza della unificazione della comunità ecclesiastica. Ad esprimere dissenso per esempio è stato il consigliere comunale Antonio Cammarota: ”I sepolcri con le chiese chiuse, una vergogna salernitana!“, ha scritto su Facebook