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Buccino (Sa)- “Avviare, presso la Regione Campania, una procedura di stabilizzazione definitiva del personale dipendente dell’ufficio del Giudice di Pace di Buccino, al fine di scongiurarne la chiusura e mettendo in campo ogni azione atta ad evitare l’isolamento di un’estesa area del territorio provinciale a cui l’ufficio di giustizia con sede nella cittadina volceiana fa capo”.
È quanto chiesto nero su bianco, in una missiva indirizzata al Presidente dell’Ente Provincia di Salerno, Michele Strianese, dall’avvocato cassazionista e consigliere comunale di Valva, Michele Cuozzo, sulla vicenda che da settimane preoccupa operatori della giustizia, giudici, amministratori comunali e cittadini, circa il rischio di chiusura entro fine giugno, dell’ufficio del giudice di pace di Buccino, a causa della presenza di personale precario sottorganico, assunto dietro convenzione tra Enti pubblici e impiegato per circa 20 ore settimanali di lavoro.

Una situazione precaria quella in cui versa la sede volceiana del giudice di pace, che mette in ginocchio anche lo stesso il funzionamento della “macchina della giustizia”. A finire sotto la lente d’ingrandimento, il cancelliere e l’assistente giudiziario, entrambi i due funzionari dell’ufficio sono infatti dipendenti rispettivamente della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro e del Comune di San Gregorio Magno che, grazie ad una convenzione, svolgono servizio per circa 20 ore settimanali presso la cancelleria dell’ufficio del giudice di pace che serve il comprensorio territoriale dei comuni di Buccino, Castelnuovo di Conza, Laviano, Colliano, Palomonte, Ricigliano, Romagnano al Monte, San Gregorio Magno, Santomenna e Valva.

Dipendenti pubblici precari, distaccati presso il palazzo di giustizia volceiano per poche ore rispetto ad un ufficio che ogni anno emana migliaia di sentenze e celebra centinaia di processi e che, nonostante il personale sottorganico, si attesta come uno dei palazzi dei giudici di pace campani più celeri e funzionanti nell’assicurare la giustizia.
Un fiore all’occhiello della giustizia quindi, che però, alla luce di una maxi riforma dei giudici di pace che il Ministero della Giustizia prevede di attuare entro i prossimi mesi con l’istituzione di un ufficio con funzioni distaccate anche della Procura, rischia la chiusura imminente e la cui decisione spetterà ai funzionari del Ministero entro fine mese.
Servono decisioni rapide quindi, per salvare l’ufficio giudiziario e la soluzione imminente è proprio la stabilizzazione dei due dipendenti, aumentando il monte ore di servizio presso l’ufficio giudiziario, con un costo annuale che per i Comuni si aggirerebbe intorno ai 2mila euro.
“È necessario – sottolinea Cuozzo nella missiva inviata a Palazzo Sant’Agostino – intervenire subito per salvaguardare l’ufficio del giudice di pace quale presidio di legalità e giustizia delle aree interne del cratere salernitano, quest’ultime poste ai margini geografici della nostra provincia e che ora rischiano di scivolare sempre di più ai margini economici, sociali e culturali. Territorio-conclude-che da Castelnuovo di Conza a Buccino, nel riconoscersi nelle vecchie Preture di Laviano e Buccino, queste ultime eliminate con le recenti riforme, hanno ritrovato nell’ufficio del Giudice di Pace di Buccino il presidio di legalità, a garanzia della democrazia e baluardo di tutela delle fasce deboli della popolazione”.
Un presidio di giustizia necessario per il territorio del cratere salernitano quindi per Cuozzo, che ribadisce la richiesta in tempi rapidi di intervento da parte della Provincia di Salerno per evitare la paralisi della macchina della giustizia di prossimità e lo spopolamento demografico e l’isolamento sociale, economico e culturale dei comuni delle Aree Interne.