- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

“Questa criticità che si è determinata in termini di programmazione, e che è legata all’incertezza sull’effettiva disponibilità delle risorse, in particolare al Sud, mette a serio rischio l’intero sistema cultura italiano. Ecco perché dico che la posizione assunta in queste ore dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla necessità di sbloccare le risorse del Fondo di Coesione e Sviluppo, merita di essere sostenuta, in particolare dagli operatori culturali. Giffoni c’è. Io ci metto la faccia come sempre faccio”: è questa la posizione di Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, che al riguardo lancia una precisa proposta indirizzata in particolare ai tanti operatori culturali che lavorano e prestano il proprio ingegno nelle regioni meridionali.
“Le risorse dell’Fsc – aggiunge Gubitosi – sono necessarie. Al ministro Fitto, uomo del Sud e che dal Sud è partito nella sua lunga ed articolata attività politica ed amministrativa, mi piace ricordare come proprio in queste settimane abbiamo ricevuto da parte del Nuvap, un interessantissimo report dal quale si evidenzia come gli investimenti destinati a Giffoni abbiano reso possibile fare di noi ciò che oggi siamo. Come operatori culturali – rimarca – non possiamo restare a guardare e lasciare soli i presidenti delle Regioni a rivendicare quello che è un loro ed un nostro diritto. L’auspicio è che al più presto e con buonsenso politico, umano ed amministrativo questa vicenda possa risolversi per il meglio. Non vorrei che per la prima volta fossimo costretti ad uno sciopero della cultura che sarebbe dannoso per tutti, per l’immagine dell’Italia, per le politiche culturali che da sempre qualificano il nostro Paese. Conosco la sensibilità della premier Meloni che ha sempre mostrato reale apprezzamento per la realtà di Giffoni e che dimostra sempre grande attenzione per le aree marginali del nostro Paese. Conosco – così conclude il suo fondatore – da anni molti dei componenti di questo governo. È a loro che sento di appellarmi in questo momento. Mi appello, inoltre, ai rappresentanti politici di questa regione a superare i conflitti legati alle appartenenze di schieramento perché questa è una vicenda che tocca tutti e che riguarda tutti. Siamo convinti che la posizione assunta dalla Regione Campania sia legittima e necessaria perché va nell’interesse esclusivo dei nostri territori e delle opportunità di crescita di cui abbiamo maledettamente bisogno”.