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Salerno – La Neuroradiologia del Plesso Ruggi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno ha eseguito il centesimo trattamento di trombectomia (trattamento endovascolare) dall’inizio del 2019, attestandosi come punto di riferimento della provincia, e non solo, nel trattamento dell’Ictus, oltre a quello in acuto e in elezione degli aneurismi cerebrali, grazie alle professionalità presenti e dirette dal dottor Renato Saponiero ma, soprattutto, al percorso attivato con il progetto “Ictus fare presto” di cui l’Azienda è capofila.
Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto ‘Ictus, fare presto’ – fa sapere l’Azienda – è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Una equipe medica multidisciplinare esegue tutti gli esami diagnostici necessari e decide il trattamento terapeutico più indicato già all’arrivo del paziente al pronto soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico o la trombectomia dell’ictus, in un arco di tempo che varia da 6 a massimo 12 ore dall’insorgenza della patologia. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, i medici del Pronto Soccorso, neuroradiologi interventisti, neurologi, neurochirurghi e personale della Stroke Unit, anestesisti e rianimatori, chirurghi vascolari, tecnici e professionisti della riabilitazione. La perfomance raggiunta dalla Neuroradiologia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno di 100 interventi dall’inizio dell’anno, risulta, insieme a quella dell’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, di primo piano rispetto alle altre realtà nazionali sia per il numero dei pazienti trattati (tramite fibrinolisi endovenosa e/o trombectomia meccanica) che per i risultati clinici”.