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Salerno – Giornata mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: gli ultimi dati dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro su base Inail descrivono il settore delle Costruzioni come quello più ‘a rischio’ con 47 incidenti mortali nel biennio 2017-2018 (a fronte dei 54 del biennio precedente, con una evidente flessione (da 2,4 a 2,2) anche dell’incidenza degli esiti mortali ogni mille denunce.
Tuttavia, dai dati emerge anche una ulteriore lampante evidenza: è al sud la maggiore incidenza degli infortuni sul lavoro con esito mortale. “Probabilmente – scrivono i Consulenti del Lavoro – per la scarsa attenzione alle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e per la maggiore concentrazione delle occasioni nei settori a rischio (agricoltura e costruzioni)”.
«La Campania – commenta il presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardiin questo contesto, è purtroppo tra le aree maggiormente a rischio in Italia e sulle quali urge quindi potenziare gli sforzi per garantire migliore sicurezza nei luoghi di lavoro, e sui cantieri in modo particolare».
Gli infortuni con esito mortale, infatti, sono sensibilmente superiori alla media nazionale in quasi tutte le province: fa eccezione la sola Benevento, che nel biennio 2017-2018 ha registrato 0,97 casi di incidenti mortali su mille denunciati (la media nazionale si assesta a 1,41).  A Caserta il medesimo dato si attesta a 4,39, oltre tre volte la media nazionale: la Terra di lavoro, si attesa al quarto posto in questa graduatoria nazionale. Salerno, quattordicesima, registra 2,84 casi mortali su mille denunce, più del doppio del dato nazionale; Napoli 2,68, Avellino 2,62.
«È dunque evidente – aggiunge il presidente nazionale di FederCepi Costruzioni – che occorre potenziare gli sforzi sul fronte della prevenzione, con azioni più efficaci e incisive, sul fronte della prevenzione ma anche su quello della formazione. La sicurezza sul lavoro rimane, purtroppo, una scommessa da vincere soprattutto in Campania. Con l’ultima manovra finanziaria il Governo ha tagliato del 32% le tariffe Inail: un segnale sicuramente importante, perché riduce il cuneo fiscale sulle imprese senza andare a discapito della sicurezza. Occorrono anche azioni più incisive ed incentivi più pesanti che rendano sempre più conveniente la strada della sicurezza e della prevenzioneUltima considerazione d’obbligo sul Testo Unico che in molte fattispecie ha fatto della sicurezza una serie di orpelli burocratici e di scartoffie da mantenere in cantiere. Occorre avviare un processo di riforma che semplifichi gli oneri burocratici e formali, soprattutto per le piccole aziende, senza tuttavia intaccare le garanzie di sicurezza e il quadro sanzionatorio».