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Salerno – Era intervenuto in una cella di detenzione dove era stato segnalato il cattivo funzionamento del bagno: è stato aggredito da cinque detenuti. L’episodio si è verificato nella serata di giovedì. Soccorso dai colleghi intervenuti, il sovrintendente è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dove i medici lo hanno medicato e successivamente dimesso con una prognosi di alcuni giorni. Ovviamente l’aggressione è stata segnalata alle autorità competenti per l’adozione dei provvedimenti del caso. Sì è compreso, dalle ricostruzioni, che il sovrintendente è stato attirato con l’inganno all’interno della cella.

Ovviamente, quanto accaduto ha immediatamente scatenato le reazioni dei rappresentanti sindacali che da mesi stanno sottolineando alcune criticità che si ripercuotono sugli agenti in servizio presso l’istituto di pena di Salerno. “Tutte queste aggressioni a danno del personale di Polizia sono la naturale conseguenza di un sistema lavorativo che non riesce più ad essere efficiente ed efficace; la causa scatenante è il sovraffollamento dei detenuti che associato alla carenza di organico del personale di polizia, determina il mancato equilibrio organizzativo del lavoro e la mancanza di garanzia di ordine e sicurezza all’interno dell’istituto”, ha affermato Daniele Giacomaniello, segretario provinciale della Uil – polizia penitenziaria. “Questi eventi purtroppo – continua il sindacalista – negli ultimi periodi sono aumentati, mettendo  seriamente a rischio la tutela degli agenti in servizio che implicitamente, sono costretti a gestire per quanto possibile una situazione lavorativa emergenziale ed oramai prossima al collasso totale, con personale sempre più stressato per i continui carichi di lavoro. Tutto questo succede mentre le amministrazioni centrale e campana continuano a sostenere che il personale di polizia penitenziaria sia in numero sufficiente nonostante l’apertura di ulteriori reparti detentivi”. Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp: ”Ennesimo evento critico, troppe aggressioni al danno del personale di polizia penitenziaria. Sovraffollamento e carenza d’organico, strutture fatiscenti, insieme con la vigilanza dinamica sempre contestata dal sindacato, stanno rendendo infernali le condizioni lavorative del personale di polizia penitenziaria all’interno del carcere di Salerno”.