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Salerno – L’esibizione promozionale degli atleti di kettlebell alle Universiadi ha fatto breccia. Ne va fiero l’iniziatore di questo sport nel Sud Italia, Alessandro Arthur D’Eragoni che nel 2010 ha portato il kettlebell sport in Campania.

Alessandro Arthur D’Eragoni

Il kettlebel è una sfera di metallo con una maniglia. Attrezzo all’apparenza semplice, ormai conosciutissimo nel mondo del fitness e presente in ogni palestra, è foriero nella sua forma agonistica (kettlebell sport) di particolarità tecniche molto fini e dalla grande specificità. Le gare si svolgono nell’arco di dieci minuti attraverso più sollevamenti validi possibili. La vittoria va a chi raggiunge il totale più alto negli esercizi di slancio (con due kettlebell) e strappo (un kettlebell, un solo cambio di mano). Forza resistente, potenza resistente, testa e cuore indomiti sono l’anima di questo sport che ambisce a diventare olimpico.

Già in contatto con TAFISA, la WKSF World Kettlebell Sport Federation (Rappresentata per l’Italia dalla FIKS Federazione Italiana Kettlebell Sport) organizza gare internazionali che richiamano atleti e pubblico. Alessandro Arthur D’Eragoni si è occupato di organizzare per conto di FIKS i corsi per istruttori federali a Napoli a partire dal 2016; già molti istruttori sono stati formati e le squadre agonistiche (le vere realtà territoriali dedite al quotidiano lavoro di formazione di atleti) di questo sport di derivazione sovietica crescono di numero, di praticanti e nelle conoscenze tecniche. D’Eragoni insieme con WKSF lavorano alacremente per favorire la realizzazione del sogno olimpico (in Campania dal 2016 ad oltre 20 istruttori si sono già formati): a tal fine nelle scorse ore una delegazione federale è stata ricevuta in Regione Campania dal consigliere salernitano Franco Picarone (foto a lato) presidente II commissione consiliare permanente.

Portato in Italia nel ‘99 dal Presidente Oleh Ilika oggi, grazie all’esibizione alla Universiade nel contesto della mezza maratona del 13 luglio nella venue allestita in una piazza Plebiscito gremita di pubblico, il kettlebell ha ottenuto grande visibilità ed una notevole spinta all’aumento delle affiliazioni alla Federazione di nuove società sportive, necessario per il riconoscimento del Coni.
Alessandro Arthur D’Eragoni dice: “Molti istruttori si sono formati ai corsi federali organizzati in questi ultimi tre anni. Chiunque fosse interessato e volesse avvicinarsi a questo sport potrebbe mettersi in contatto con referenti di zona ed istruttori più vicini individuabili e reperibili attraverso il sito www.ghirisport.it della FIKS Federazione Italiana Kettlebell Sport sul quale troveranno una sezione con calendario federale, infoline di segreteria e mail federali per richiedere sia informazioni sia per ospitare corsi di formazione e workshop. La pratica del kettlebell, di origine sovietica, sta spopolando anche  in America e nel resto del mondo; è disciplina ibrida, completa e trasversale che mette alla prova gli atleti sia di endurance che di forza e potenza. Un must da provare, divertente ma anche tecnico e per giunta con delle prospettive olimpiche. Una disciplina che per ambire alle Olimpiadi ha bisogno però del sud, che deve recuperare il ritardo rispetto all’altra parte di Italia molto più attenta alle novità. Tanti i Paesi presenti alle competizioni internazionali (2018 a Milano, 2019 in Irlanda); nel 2020 i mondiali si terranno in Spagna. I giovani del sud italia sono una risorsa per questo sport e speriamo presto di allenare i campioni di domani, i figli del sud, ed accompagnarli sui podi nazionali ed internazionali”.