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Polla (Sa)- Mancano i medici in reparto e chiude la chirurgia. Accade all’ospedale “Luigi Curto” di Polla, nel nosocomio Valdianese, dove a causa della carenza di medici chirurghi, il reparto di chirurgia generale chiude i battenti con la sospensione di tutte le attività di ricovero urgenti e non urgenti.

“Il provvedimento di sospensione adottato dal direttore sanitario- fanno sapere dal sindacato Cisl Fp Salerno del presidio di Polla, Antonio Cervone, Climaco Gianfranco e Procaccio Giuseppe, in una nota indirizzata ai vertici dell’Asl di Salernonecessita di una urgente risoluzione per ripristinare un servizio essenziale alla comunità quale la chirurgia. La sospensione delle attività di Chirurgia rappresenta solo l’ultimo tassello di una ben nota carenza di personale medico in quasi tutte le unità operative con carenze di personale sanitario in Ortopedia, Pediatria, Neurologia, Medicina, Urologia Rianimazione e Radiologia, che stanno compromettendo gravemente il rispetto della garanzia dei livelli essenziali di assistenza e di conseguenza, il diritto alle cure dei pazienti”.

Poi, l’attacco alla politica- “assistiamo ciclicamente a monologhi con promesse di potenziamento dei servizi e del personale per poi constatare un continuo impoverimento delle prestazioni e di professionisti sanitari del Presidio Ospedaliero di Polla che è bene ricordare, ricade in un’area a Sud di Salerno con una popolazione di circa 70.000 abitanti, geograficamente disagiata e lontana da altri nosocomi, alimentando la migrazione sanitaria verso altri centri sanitari anche fuori Regione. Situazione questa, nella quale non è possibile assicurare la normale attività assistenziale tanto che a far preoccupare è anche l’integrità psicofisica di lavoratrici e lavoratori che sono chiamati a far fronte a carenze di organico. Una condizione- concludono- non più tollerabile che vede un abbandono da parte delle istituzioni”.

Una situazione grave quella che sti registra in queste ore nel nosocomio valdianese, tanto da far intervenire sulla questione, anche il capo dipartimento Cisl Fp della Sanità Pubblica e Privata di Salerno, Pietro Antonacchio, che spiega: “Il paradosso – dice – è che la chiusura delle attività è stata decisa dal direttore sanitario del presidio senza che la stessa sia stata condivisa e indirizzata, nemmeno per conoscenza, né al Direttore Generale dell’ASL Salerno né a quello Sanitario. La direzione strategica degli organi decisionali -sottolinea- non è stata coinvolta in una faccenda così grave ed importante. Un segnale strano-chiosa- da qualsiasi parte si voglia leggere e interpretare. Non vorrei ipotizzare-denuncia Antonacchio- che chi gestisce il presidio di Polla, a guisa del Marchese del Grillo, stia inoltrando chiari messaggi alla direzione generale”.