Rispondere a dei quesiti emersi dopo l’esame autoptico per dare maggiore esattezza alla ricostruzione della dinamica e del momento nel quale è stato ritrovato il cadavere nel casolare di via degli Ulivi.
Sarebbe questa la motivazione che oggi ha portato ad effettuare un nuovo sopralluogo da tutto il pool di periti incaricati dal tribunale e dalla procura di Salerno che con il pm Vivaldi ed il tribunale dei minori sta cercando di individuare le responsabilità ha il sapore di una svolta nell’inchiesta. Nella comunicazione che ha dato appuntamento alle 11 di oggi si fa riferimento alla necessità di proseguire nelle operazioni peritali. Una nuova attività di ispezione nei luoghi di rinvenimento, autorizza un accesso temporaneo ai luoghi in sequestro, sotto il controllo anche dei vigili del fuoco per questioni di sicurezza legate alla tenuta del casolare.
Il sopralluogo effettuato ha avuto inizio alle 12. Ai pochi giornalisti presenti è stato chiesto di allontanarsi. L’ingresso è stato consentito solo a due persone per volta. Ci sono quesiti e domande ancora irrisolte rispetto all’inchiesta ma il professore Alessandro Santurro, docente di medicina legale e perito nominato dal Gip Alfonso Scermino, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla necessità di compiere un nuovo sopralluogo , a distanza di tempo, e piogge torrenziali nel casolare dove è stato rinvenuto il cadavere. Unica a rilasciare una dichiarazione è l’avvocato Carmela Landi, del pool di Gentile Nicodemo , l’avvocato che tutela la famiglia di Marzia Capezzuti. E’ lei ad esprimere la rabbia per il tanto, forse troppo tempo necessario ad avere dai carabinieri Ris una risposta sul Dna, mentre la famiglia attende giustizia e di sapere la verità. Se Marzia è stata uccisa, chi lo ha fatto è ancora in libertà.