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Padula (Sa)- Valorizzare il museo archeologico della Lucania Occidentale ubicato nella Certosa di San Lorenzo a Padula. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato stamane tra il Comune di Padula, l’Università Federico II di Napoli e la Provincia di Salerno.

Una vera e propria task force sui beni culturali di professionisti ed esperti messa in campo per valorizzare il patrimonio archeologico del Vallo di Diano che si inserisce nell’ambito delle attività di ricerca che vede la stipula di una convenzione tra il settore musei e biblioteche della Provincia di Salerno, il centro interdipartimentale di studi per la Magna Grecia e l’Università degli studi di Napoli Federico II, finalizzata allo studio di alcuni settori della necropoli di Sala Consilina esplorati negli anni ’50 e ’60 dalla direzione dei Musei Provinciali ed i cui contesti funerari sono conservati nei depositi del museo archeologico della Lucania Occidentale.

Partenariato a cui si è unito anche il Comune di Padula. “L’obiettivo-spiegano il sindaco di Padula, Paolo Imparato, e l’assessore alla cultura, Filomena Chiappardo- è di portare avanti l’attività di valorizzazione della Certosa di San Lorenzo attraverso l’adesione al partenariato che rappresenta un’importante occasione di formazione per studenti, studiosi e per l’intero territorio del Vallo di Diano sempre di più al centro dell’attenzione mondiale in tema di cultura” -concludono soddisfatti.

Progetto diretto dagli esperti, Luigi Cicala e Maria Luisa Tardugno, che prevede tra i primi risvolti, l’analisi filologica della necropoli relativa alle popolazioni indigene insediate nel Vallo di Diano tra il IX e il IV secolo a.C., evidenziando l’alto profilo storico e culturale dell’area salernitana ricca di documentazione archeologica. Studio, ricerca e analisi della storia delle popolazioni del Vallo di Diano e dei tesori archeologici custoditi nella città di Padula che arricchiranno le pagine della storia locale.