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Salerno – Chiusi dal 7 marzo, con un danno economico notevole e dipendenti da sostenere, i pizzaioli salernitani alzano la voce e chiedono maggiori controlli contro chi, forte di una licenza da fornaio, sta producendo pizze e dolci. Marco Di Pasquale, ed i fratelli Aniello e Vincenzo Mansi hanno deciso attraverso i social e gli organi di informazione di lanciare un grido d’allarme e chiedere che vengano rispettati dai colleghi panettieri, limitando le loro produzioni a quello che è considerato un bene essenziale: il pane. Al danno per la chiusura altrimenti si unisce la beffa di vedersi passare sotto il naso i cartoni con le pizze. Anche perché come hanno fatto notare i pizzaioli non si capisce perché la consegna domicilio è stata rifiutata per i pizzaioli, ma viene consentita per farmaci e spesa che comunque rappresentano lo stesso rischio di contagio.