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Ancora un’aggressione ai danni della Polizia Penitenziaria nel carcere di Salerno: ieri, all’ora di pranzo, un Assistente di Polizia Penitenziaria è stato afferrato alla gola da un detenuto il quale, senza alcun motivo, lo ha sbattuto a terra lungo il corridoio della sezione detentiva ed ha messo in atto un tentativo di soffocamento.” Lo dichiara Orlando Scocca, coordinatore regionale Campania della FP CGIL.

Mirko Manna della FP CGIL Nazionale aggiunge: “La settimana scorsa avevamo evidenziato la nostra preoccupazione spiegando che le carceri campane sono diventate sempre più ingestibili. Ieri, l’ennesima aggressione che per fortuna si è risolta in breve tempo grazie ai riflessi del collega che è riuscito a lanciare l’allarme. Il soccorso degli altri colleghi è giunto poco dopo, ma per la vittima sono stati minuti concitati in quanto, in quel momento, il Poliziotto si trovava da solo nel Reparto detentivo “Sesta Sezione” durante la pausa pranzo dell’altro collega di servizio. Oltretutto, quel Reparto è isolato rispetto al resto di quella parte del carcere.

E’ impensabile – prosegue Manna pensare di continuare a gestire un carcere senza un reparto adibito all’isolamento disciplinare e non si può pensare di gestire un istituto con oltre 140 detenuti in esubero rispetto alla capienza regolamentare. Il sistema penitenziario in Campania è al collasso e anche le linee di comando, spesso, sembrano mostrare pesanti lacune, con il risultato che se non verranno presi provvedimenti urgenti, gli Istituti penitenziari campani imploderanno.