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Salerno – Se all’improvviso scomparisse, probabilmente Salerno non sarebbe più la stessa. A meno di un mese dalla inaugurazione, i salernitani ed i tantissimi visitaori provenienti da fuori città, provincia e regione dimostrano, con la sola (massiccia) presenza, di gradire la fruibilità di questo enorme spazio.

Anche per la sua funzione di riammaglio con il molo Manfredi – per la prima volta ‘corpo’ intraneo alla città -; con la villa comunale e con l’area del Teatro Verdi. Di fatto quella piazza ha spostato il baricentro della fruizione cittadina conferendo ampiezza, aria e monumentalità alla classica passeggiata di ogni salernitano: quella sul lungomare.

Nella percezione pubblica, il nuovo ‘assetto’ non evita i lati critici. Semplicemente li seimenta confinandoli nella necessaria proporzione. L’effetto, ad esempio, del gigantesco condominio privato sarà in parte mitigato dall’apertura delle attività commerciali, indispensabili per conferire ragion d’essere a quel porticato. La critica (molto fondata) sulla sostanziale mancanza di panchine in un’area pedonale così ampia troverà risposte, probabilmente, nella decisione di implementare il numero di sedure sia nell’area delle aiuole che nel perimetro delle ringhiere interne, senza quindi compromettere l’ampiezza attuale degli spazi. L’utilità complessiva della infrastruttura troverà definitivo vigore e significato allorquando, entro dicembre, sarà aperto il mega-parking automatizzato pubblico sottostante da 700 posti auto.

Intanto quella di ammirare il mare e le due coste in una tiepida domenica autunnale è già un’esperienza che tutti gradiscono.         

Foto scattate alle ore 17 di domenica 17 ottobre.