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Oltre un anno di stipendi arretrati e nessuna certezza sul futuro. Il caso coinvolge il Piano di zona dei Picentini (Ambito territoriale S4) ed è oggetto della lettera che la deputata Anna Bilotti ha inviato questa mattina ai rappresentanti istituzionali dell’Ambito per sollecitare la retribuzione degli operatori. Il documento è stato indirizzato al Comune di Pontecagnano Faiano, capofila dell’Ambito S4, e si sofferma in particolare sulla figura degli assistenti socio educativi, personale che tramite convenzioni tra il Piano di zona e organismi del terzo settore viene impiegato negli istituti scolastici per l’assistenza agli alunni disabili, e che lamenta l’attesa di corrispettivi risalenti in alcuni casi al settembre del 2018. Un’attesa tanto più gravosa nell’attuale situazione di emergenza, che dal 5 marzo ha comportato l’interruzione del servizio e che inoltre rende incerta la data di ripresa delle attività lavorative. «In questo momento le istituzioni pubbliche di ogni livello sono chiamate a uno sforzo ulteriore rispetto alle normali aspettative in ragione dell’acuirsi di problematiche già critiche» sottolinea nella lettera la parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Dalle segnalazioni di cui è stata destinataria nei giorni scorsi risulta che gli educatori subiscano un cronico ritardo nei pagamenti delle prestazioni pregresse, ritardo talvolta superiore all’anno. «Parliamo di lavoratori formalmente precari per tipologie di inquadramento – spiega la deputata – ma di fatto organici alla pubblica amministrazione per tempi, modi e valore dei servizi offerti, in quanto essenziali al completamento dei livelli minimi di assistenza sociale per le famiglie». Quindi l’esortazione inviata per iscritto ai responsabili del Piano di zona: «A fronte di tutto ciò invito gli uffici competenti a valutare ogni iniziativa possibile che possa fare fronte alle legittime richieste economiche di queste professionalità, alla luce del valore che esse rivestono a sostegno dei più deboli e soprattutto alla luce di questo momento difficilissimo».