- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Salerno – Passa per la Campania (Di Maio, Fico, Napolitano) e per Salerno (De Luca) il tratto decisivo del percorso che porterà (o meno) alla formazione della nuova maggioranza parlamentare M5S-PD. Il Movimento 5 Stelle, molto contestato dalla base “per il solo fatto di essersi seduto al tavolo con il Pd”, si legge spesso nei commenti social, sembra diviso al vertice: la linea-governista di Di Maio non è sostenuta, ad esempio, da Di Battista. E con il pensatore romano si schiera una non scarna fetta di Movimento. Dal canto suo Di Maio, in un rigurgito identitario, tenta di coinvolgere gli iscritti attraverso una votazione online le cui dinamiche, in verità, non riesce a ben spiegare né ad utilmente inquadrare cronologicamente in una timeline dettato dal Presidente della Repubblica. Sarà stato per colpa dell’ora tarda che sceglie, di martedì, per comunicare (finalmente) con i suoi seguaci si facebook. Contenuti nel messaggio che certamente avranno un peso nella scelta di questa sera del Presidente Mattarella. Tra gli elementi a corollario, quello di maggiore spessore viene da De Luca senior, apparso in questo momento – proprio mentre il figlio è impegnato nella direzione nazionale del partito a scrivere la bozza di programma di governo – il più autentico tra i piddini: esprime pubblicamente il suo disagio verso quest’accordo e non esita ad attaccare i 5 Stelle. Ricambiato (sistematicamente) con la stessa moneta dalla Ciarambino. Una ‘partita nella partita’. Allora leggiamo – e vediamo – gli interventi delle ultimissime ore che, probabilmente, contribuiranno a spingere il Presidente Mattarella verso una decisione finora inaspettata.        

Luigi Di Maio“Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani (mercoledì, ndr) completerà il secondo giro delle consultazioni e ascolterà le valutazioni dei gruppi parlamentari delle varie forze politiche. Il MoVimento 5 Stelle ha messo sul piatto dieci punti per l’Italia come base per qualsiasi discussione. Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani (mercoledì, ndr) potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella. Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza.
Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle.
Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana.
Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola”.

Alessandro Di Battista – “Insisto. Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi. Io, da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo:
1. La revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla.
2. Che si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa ‘stranamente’ all’Olimpico accanto a Veltroni).
3. Che si realizzi finalmente una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente.
È il ‘deep State’ (lo Stato occulto) il nemico principale degli interessi dei cittadini. A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni”.

Vincenzo De Luca – “In questi giorni ho colto in tanti – e lo condivido anch’io – un sentimento di grande disagio di fronte all’ipotesi di un governo Pd-5 Stelle. È del tutto naturale dopo aver subìto per 10 anni aggressioni di ogni tipo da parte dei 5 Stelle.  Provare a fare un governo non significa affatto non dover riflettere in maniera autocritica sui nostri errori e sulle scelte programmatiche da individuare come priorità, a partire da un Piano per il Lavoro per 200mila giovani del Sud e dalla questione sicurezza. Dall’altro lato, la prima cosa da fare è un’operazione-verità su questi 10 anni. Operazione-verità vuol dire chiedere conto ai 5 Stelle sulle tante cose che hanno detto e poi si sono rimangiati. Siccome ho sentito i 10 punti che Di Maio ha elencato per la formazione di un nuovo governo, mi sono preso lo sfizio di annotare 10 punti e di porre 10 domande a Di Maio”. VEDI VIDEO

10 domande a Di Maio

In questi giorni ho colto in tanti – e lo condivido anch’io – un sentimento di grande disagio di fronte all’ipotesi di un governo Pd-5 Stelle. È del tutto naturale dopo aver subìto per 10 anni aggressioni di ogni tipo da parte dei 5 Stelle. Provare a fare un governo non significa affatto non dover riflettere in maniera autocritica sui nostri errori e sulle scelte programmatiche da individuare come priorità, a partire da un Piano per il Lavoro per 200mila giovani del Sud e dalla questione sicurezza.Dall’altro lato, la prima cosa da fare è un’operazione-verità su questi 10 anni. Operazione-verità vuol dire chiedere conto ai 5 Stelle sulle tante cose che hanno detto e poi si sono rimangiati. Siccome ho sentito i 10 punti che Di Maio ha elencato per la formazione di un nuovo governo, mi sono preso lo sfizio di annotare 10 punti e di porre 10 domande a Di Maio:

Publiée par Vincenzo De Luca sur Lundi 26 août 2019