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Salerno – “Salerno, dal 2014, ha accolto sulle sue banchine oltre 19mila migranti tra cui 350 minori”. L’assessore comunale alle Politiche Sociali Nino Savastano snocciola cifre nell’ambito di ‘TutelaMi’, il corso di formazione per tutori di minori stranieri non accompagnati organizzato dal settore socio formativo del Comune. “Eravamo abituati a vedere gli sbarchi in Sicilia – ricorda -. Poi il Ministero scelse il nostro porto e dovemmo subito organizzarci. Ricordo la prima riunione in Prefettura: dopo 21 sbarchi dico con orgoglio che non ci siamo mai trovati in difficoltà. I 350 minori sono stati tutti assistiti al meglio attraverso l’utilizzo di fondi comunali attestatisi, negli anni, a circa 15 milioni. Da quel giorno abbiamo iniziato a interloquire con le associazioni del Terzo settore: mancava la figura del ‘tutore’. Oggi dico che abbiamo anticipato il lavoro delle commissioni parlamentari sfociato nella legge 47/2017”.  Conferma il sindaco Enzo Napoli: “Anche in piena crisi non abbiamo tolto un euro da quanto, in bilancio, era stato apposto per le politiche sociali”, poi dice: “Le emergenze umanitarie sono di tale portata da impedirci di immaginare che si possano frenare i flussi migratori con un decreto legge”. Il Presidente della Corte d’Appello di Salerno, Iside Russo: “C’è un deficit di tutori per i migranti minori non accompagnati. In media registriamo l’assegnazione di un tutore ogni 40 minori; situazione di difficile gestione tanto che, in alcuni casi, è stato nominato il sindaco in quel ruolo”. Di “inizio di un percorso vero di integrazione scolastica e sociale” parla il sottosegretario al lavoro e alle Politiche Sociali Luigi Bobba: “Pensare di cavalcare un fenomeno epocale per alimentare e ingigantire le paure è una cattiva politica. Abbiamo strumenti efficaci per governare e non subire il problema”. Sulla gestione: “Il limite numerico? Esistono le quote. Il tema è quello dei rifugiati ma occorre di una politica europea sui ricollocamenti”.