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Vietri sul Mare (Sa) – Domenica thriller nel nuovissimo ascensore pubblico che mette in collegamento il centro di Vietri con la stazione ferroviaria. A raccontare è il noto giornalista locale Antonio Abate, che sgombera subito il campo: “Ora attendo smentite e tentativi di sminuire o sdrammatizzare che non accetto. Anche perché uno dei due avventori presenti, che hanno vissuto tutto l’accaduto con la famiglia (fatto avvenuto alle ore 19,50) ma poteva capitare a chiunque, che è testimone ‘oculare’ come diceva Totò, ero io”.

I fatti – Così Antonio Abate ricostruisce l’accaduto: “L’ultimo esempio di politica degli annunci riguarda l’apertura ‘part time’ del vettore meccanico di piazza Matteotti dello scorso 29 novembre che dopo mesi di chiusura sarebbe ritornato operativo, anche se, si legge nella comunicazione specifica, nei weekend e, cosa mi ha incuriosito, ‘in via sperimentale’ con la parte tecnico-manutentiva affidata a Salerno Mobilità. Ma la ciliegina sulla torta è capitata domenica sera quando per poco non ci scappava la tragedia: una famiglia di quattro persone, nota a Vietri, più due altri avventori hanno vissuto momenti di vera paura quando uno dei due ascensori ha inizia di colpo a velocità sostenuta la discesa per poi fermarsi di colpo con un boato mandando nel panico gli utenti. Probabilmente il sistema di sicurezza o il pronto intervento di un operatore di manutenzione presente ha riportato l’ascensore al piano con il sollievo soprattutto di una signora che ha accusato lo choc. Nessuna storia inventata o raccontata conto terzi, nessuna favola e, soprattutto, nessuna esagerazione o montatura. Tutto vero. Basti pensare che mentre il vettore tornava al piano l’operatore di manutenzione era già al telefonino per chiedere a chissà chi l’immediata disattivazione dell’impianto perché mal funzionante. Allora, per una questione di riservatezza eviterò di svelare l’identità della famiglia che ha rischiato di terminare una giornata di spensieratezza veramente in malo modo, anche se la paura avvertita non verrà dimenticata facilmente, ma resta inaccettabile che un impianto costato soldi pubblici sia messo in funzione così superficialmente e senza garantire adeguata sicurezza. Basta con gli annunci, ci vogliono i fatti concreti ed i tempi non possono essere così lunghi. Chi ha responsabilità di questo tipo non può consentire una cosa del genere. Attendo che qualcuno dell’Amministrazione dia una risposta inequivocabile e chieda scusa alla famiglia che se l’è vista brutta”.