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Salerno – Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di giugno 2019: le fornisce l’ufficio statistica della Camera di Commercio di Salerno che elabora “una sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro”.

Si legge: “In provincia gli operatori prevede entro la fine del mese di giugno l’attivazione complessiva di circa 8.480 contratti di lavoro (nella regione 34.300 e complessivamente in Italia circa 474.000), registrando un aumento rispetto al mese di maggio di oltre 1800 unità; anche rispetto al mese di giugno dello scorso anno, la previsione delle entrate risulta in aumento di circa tre punti percentuali, quale risultante di un incremento nelle attivazioni di contratti sia nel settore dei servizi sia nei comparti industriali. Risulta in crescita anche il numero di imprese che assumono, che si attesta nel mese di giugno a 4.460 unità, valore massimo dell’intero periodo considerato (giugno 2018-giugno 2019).

Nel complesso nel mese di giugno:
– le entrate previste si concentreranno per il 78% nel settore dei servizi e per l’84% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
– nel 16% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 84% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
– il 10% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (16%);
– in 15 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
– per una quota pari al 29% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
– il 5% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
– le tre figure professionali più richieste (cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici; conduttori di mezzi di trasporto; personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone) concentreranno il 45% delle entrate complessive previste”.