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Salerno- I balneari italiani rompono gli indugi e attaccano il Governo: “Nella nuova versione della bozza del decreto legge non ci sarebbe la norma ripetutamente preannunciata dal ministro Franceschini per rimuovere gli ostacoli burocratici che ritardano l’applicazione della legge nr. 145/2018 che ha stabilito il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime al 2033” afferma il presidente SIB (Sindacato Italiano Balneari) di Confcommercio, Antonio Capacchione. “Se così fosse – continua –  sarebbe un segnale bruttissimo nei confronti delle nostre imprese. Un impegno solenne e ufficiale del ministro Franceschini che sarebbe clamorosamente disatteso. In assenza di garanzie sulla continuità aziendale è di tutta evidenza che non ci sarebbero le condizioni per l’apertura degli stabilimenti balneari”.

Il rischio è enorme. Capacchione spiega: “Ancora una volta sono andate deluse anche le aspettative dei pertinenziali: quelle poche centinaia di concessionari con canoni ingiusti e insopportabili che rischiano di perdere le proprie aziende a causa delle procedure di decadenze. A ciò si aggiungano le linee guida dell’Inail sulle nuove modalità di esercizio della balneazione che contengono disposizioni assai restrittive (dal distanziamento delle attrezzature alla schedatura della clientela; dall’inibizione dei giochi per bambini al divieto dell’uso delle piscine ecc.) che impedirebbero la balneazione nel 70% della costa italiana. Non si potrebbe di fatto esercitare la balneazione in tutte quelle spiagge che hanno una limitata profondità e ampiezza. Sono a rischio le località più rinomate e prestigiose della costa italiana (dalla Liguria al Salento; dalla penisola Sorrentina alla Sardegna; da Portofino a Capri; ecc.). Sembrerebbe che queste prescrizioni dell’Inail siano puramente indicative e non vincolanti tanto che le Regioni, contemporaneamente, stanno emanando disposizioni altrettanto efficaci ma più praticabili. Ci aspettiamo dal Governo e dalle Regioni un immediato contributo di buon senso e di doverosa chiarezza. In questo momento storico è utile ricordare a tutti che la spiaggia e il mare costituiscono, da sempre, luoghi di salubrità fisica e psichica. Gli imprenditori balneari italiani sono pronti a continuare la tradizione plurisecolare che ha reso la balneazione attrezzata italiana famosa nel mondo. Ci auguriamo che siano messi nella condizione di poterlo continuare a fare”.