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Salerno – “Il comparto turistico-ricettivo sta vivendo una situazione drammatica”. La frase, ufficiosa “per non creare allarmismi” proviene dall’interno delle Istituzioni territoriali salernitane. Descrive l’agonia di un comparto “fermato dal blocco psicologico determinato dal coronavirus”. Non solo alberghi e strutture extralberghiere: anche i presìdi culturali (musei, chiese e palazzi storici) subiscono la piaga (economica) delle disdette. Il gestore di uno dei maggiori siti monumentali provinciali nel cui perimetro si effettuano anche ricevimenti, confida: “Tra gruppi di visitatori extraregionali, lauree, meeting e matrimoni avevamo i mesi di marzo, aprile e maggio pieni. Ora le cancellazioni fioccano”. Il che comporta anche una consequenziale mancata chiamata al lavoro per decine di lavoratori connessi alla attività principale. Da un importante albergo fronte-mare della provincia fanno sapere: “Siamo arrivati quasi alla metà delle cancellazioni delle prenotazioni per meeting, congressuale e gruppi nazionali ed internazionali. Altri, prima di decidere, ci chiedono se nel periodo prescelto è previsto il soggiorno di cinesi”.

Giuseppe Gagliano, presidente Federalberghi provinciale, cerca di mettere un argine. Dalla “quarantena volontaria in cui mi sono messo al rientro dalla crociera negli Emirati Arabi”, dice: “Stiamo assistendo a cancellazioni per Pasqua, giugno, luglio e anche ottobre. Tutto ciò non ha senso: Salerno e la sua provincia non sono focolai del virus eppure – ad esempio – Paestum perde ‘per decreto’ tutte le gite scolastiche. Stiamo combattendo contro la paura: le compagnie di importanti Paesi hanno annullato i voli verso l’Italia e il danno economico e sociale è già notevole. Stiamo effettuando una indagine, presto sapremo quanti posti di lavoro si stanno perdendo. Numeri che porteremo all’attenzione del Governo che in recente passato ha salvato ex Ilva e Alitalia; chiederemo di fare lo stesso nel rispetto di un comparto che complessivamente rappresenta il 10% del Pil e dà lavoro a 1.2 milioni di persone”. In risposta alle disdette, l’associazione sta preparando una lettera-standard “con la quale proporremo ai clienti di valutare la scelta di un altro periodo con dilatazione dei tempi di disdetta senza applicazione di penali”.    

A tenere il polso della situazione è l’assessore regionale al turismo Corrado Matera che, oggi, proporrà una serie di misure di supporto agli operatori economici del settore. La regione Campania fa sapere: “In relazione alle situazioni di crisi del comparto produttivo della Campania, nel pomeriggio del 2 marzo è previsto un incontro con tutte le categorie interessate. La Regione chiederà al Governo misure di sostegno mirate. Obiettivo è mettere a punto una piattaforma concreta di richieste e interventi dal sottoporre al Ministero dell’Economia per l’intero comparto dell’industria, commercio, artigianato e turismo”.