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Salerno – La notizia in poche ore ha fatto il giro del web. Domenico Benvenuto, ricercatore originario di Montecorvino Rovella, ha mappato il genoma del coronavirus ricostruendone scientificamente la struttura. Anteprima24 ha intervistato il professor Massimo Ciccozzi, a capo dell’equipe di cui Benvenuto fa parte presso il campus biomedico di Roma. 

  • Professore Massimo Ciccozzi, come avete fatto ad isolare il genoma del coronavirus?

“I cinesi hanno pubblicato su internet tulle le sequenze del virus dei loro pazienti. Con Domenico Benvenuto ed il mio gruppo abbiamo attinto a quel grande data base – fruibile da tutta la comunità scientifica – ed inserito i dati in un computer. Attraverso algoritmi matematici e statistici siamo riusciti a capire come si comporta nel tempo, quanto è aggressivo, come cambia. E abbiamo capito anche altro…”.

  • Cosa?

“Che la sorgente del coronavirus è il pipistrello”.

  • Quindi il virus non è stato creato in laboratorio?

“No, è stato trasmesso all’uomo dal pipistrello. Ne siamo convinti al 99.99%”.

  • Nella cultura cinese i pipistrelli si mangiano da millenni. Come mai solo ora c’è l’epidemia?

“Il problema non si pone quando si mangiano pipistrelli in quanto la cottura uccide il virus. Pensiamo di poter dire che contagio sia avvenuto per il concatenarsi di due cause: la mutazione del coronavirus – peraltro presente in altri animali come cani e cammelli – che ha così trovato la ‘chiave’ per insidiarsi nell’organismo umano e il primo contagio”.

  • Come e dove è avvenuto, secondo lei?

“Certamente in qualche mercato periferico di Wuhan laddove, per assenza della catena del freddo, gli animali vengono acquistati vivi e macellati sul posto a mani nude. Il sangue del pipistrello infetto dal coronavirus mutato è entrato così in contatto con l’organismo umano”.

  • In che modo avviene la trasmissione tra uomini?

“Per via aerea, come per l’influenza: tra persone che siano a non più di mezzo metro di distanza”.

  • Il virus quali sintomi provoca?

“E’ possibile che il periodo di incubazione possa arrivare fino a due settimane, giorni durante i quali il virus potrebbe essere asintomatico o produrre i classici raffreddore e mal di gola propri dell’influenza. Poi però il coronavirus evolve in febbre alta fino a sfociare in polmonite”.

  • Che uccide…

“Sì ma solo gli organismi già debilitati e con sistemi immunitari indeboliti da altre patologie. Proprio come le comuni polmoniti. Gli organismi sani, generalmente guariscono. A stanotte, ufficialmente, gli infettati risultavano essere 17.489, i morti 362 e i guariti 530. L’influenza uccide mediamente di più”.

  • Milioni di cinesi sono isolati e mega-ospedali sono costruiti a tempi di record. E’ preoccupato?

“No. Per combattere questa come ogni altra epidemia sono necessari l’isolamento e la quarantena che evita il contagio. I cinesi stanno adottando misure necessarie. Vivo a Roma e non mi sento in pericolo. Vado regolarmente a cena in ristoranti cinesi. L’ultima volta tre giorni fa”.

  • Lei insegna ‘statistica medica ed epidemiologia molecolare’ alla Univeristà Campus biomedico di Roma. Con il suo gruppo di lavoro ed una serie di computer avete battuto tutti sul tempo. Come se lo spiega?

“Perché siamo italiani, siamo i più bravi. Siamo stati i primi al mondo, abbiamo già consegnato tre pubblicazioni scientifiche ed è giusto che io condivida con i miei collaboratori questo importante risultato”.

  • Gruppo nel quale c’è Domenico Benvenuto, suo principale collaboratore. E’ un salernitano di Montecorvino Rovella.

“Domenico è bravissimo. Lo individuai al suo quarto anno di medicina e gli dissi, subito, che da quel momento avrebbe lavorato con me perché qui, al Campus biomedico, coinvolgiamo gli studenti nelle ricerche importanti. Da allora non ci siamo più staccati. Oggi però gli ho imposto di tornare in camera a studiare: tra poche ore dovrà sostenere un importante esame, il terz’ultimo, e il compimento degli studi dovrà essere il suo obiettivo. La nostra filosofia, al Campus Biomedico, è questa. Se avessi un figlio con l’attitudine alla medicina, lo iscriverei qui”. Fonte foto: Euronews