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Salerno – Con il passare del tempo ed in forza delle ricostruzioni degli inquirenti, emergono nuovi particolari sulla dinamica dell’incidente risultato mortale per il giovane Emanuele Manzo. La Fiat 500 sulla quale viaggiavano i due ragazzi si è ribaltata più volte determinando il volo di diversi metri del diciottenne, sbalzato all’esterno dall’abitacolo. La tragedia si è consumata intorno alle 3.20 della notte tra sabato e domenica sull’autostrada A3, in direzione nord, esattamente due chilometri dopo l’uscita di Cava de’ Tirreni. A bordo dell’autovettura c’erano due giovanissimi di Scafati. Secondo quanto si è appreso, la Fiat 500 ha perso aderenza e si è ribaltata più e più volte fermandosi su un fianco dopo una carambola di più di 100 metri.
Emanuele Manzo è stato sbalzato fuori dal veicolo ed è morto sul colpo, gravemente ferito l’amico, un ventenne ricoverato in stato di choc all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Appena sarà possibile ascoltare la testimonianza si capirà se esistono responsabilità imputabili ad un secondo veicolo, dato che il tratto in cui è avvenuto l’incidente è, sostanzialmente, lineare. Gli inquirenti ritengono necessario anche verificare il tasso alcolico nel sangue dei due giovani, in particolare di chi guidava. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti che transitavano sull’arteria.  Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 ed i vigili del fuoco, l’Anas e  la polizia stradale per disciplinare la viabilità ed effettuare tutti i rilievi del caso. Da quanto ufficiosamente risulta di primi accertamenti, l’auto è intestata al ferito ma non si ha la certezza di chi, tra i due, fosse alla guida. L’autostrada è stata liberata solo intorno alle 6 di stamattina. La salma del 18enne è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Nocera Inferiore.

Pina Ferro