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Salerno – Il provvedimento di chiusura del lungomare nei week end, ispirato dal Governatore e firmato dal sindaco, è diventato un caso politico nell’intera regione Campania. La polemica, a tratti feroce di moltissimi salernitani, ha trovato un tentativo di argine nella lettera di sabato sera di 13 consiglieri comunali di maggioranza che, per corroborare ed in una sorta di logica comparativa, faceva riferimento alle scene “di una pericolosità estrema viste sul lungomare di Napoli”, invece aperto e fruibile. La sensazione è che per il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase (foto a lato) che siede alla estrema sinistra tra i banchi del Salone dei Marmi, ‘la pezza sia peggiore del buco’…

Scrive: “Commento l’articolo di ANTEPRIMA 24.IT ‘13 consiglieri: polemica inutile su chiusura lungomare. Guardate a Napoli cos’è successo…’
Ho stima ed affetto per tutti i consiglieri di maggioranza, che hanno firmato il documento a ‘difesa’ del provvedimento del sindaco di chiusura del lungomare. Però credo abbiano esagerato… Per cui non posso non esprimere il mio dissenso: è un provvedimento incomprensibile ed ininfluente rispetto alla volontà di evitare assembramenti… che tra l’altro si stanno verificando in altri luoghi della città. Ma ciò che non condivido, da meridionale e da salernitano, è la citazione che definisce il lungomare di Napoli, e quindi Napoli quale città di ‘una pericolosità estrema’…

M5S – Sull’argomento è dura la posizione anche del meet up Amici di Beppe Grillo di Salerno: “Il Comune – scrivono gli attivisti – dimostra di prendere decisioni affrettate per compiacere la più alta carica politica regionale contro ogni logica ed il buonsenso. Da questo week-end si vive con la ridicola chiusura di un tratto di lungomare, solo quello del centro, peraltro il tratto più spazioso e di conseguenza più sicuro; una decisione presa dalla Amministrazione comunale di fretta e furia dimostrando di non conoscere la geografia della città.
Sabato molti esercenti di bar e ristoranti, che regolarmente utilizzano parti del lungomare per posizionare tavolini e sedie nel pieno rispetto delle norme Covid, si sono visti chiudere il lungomare per poi costringere il personale della polizia municipale ad aprire varchi e percorsi di fortuna.
Ampia letteratura scientifica ha dimostrato come siano i luoghi al chiuso quelli più pericolosi e ‘costringere’ i cittadini salernitani a passeggiare in un minore spazio è una scelta miope e senza senso.
A New-York ed in tante altre città, in pieno lock-down, si chiudevano strade al traffico veicolare per consentire il passeggio in massima sicurezza aumentando la disponibilità delle strade cittadine e la distanza fisica.
Invece Salerno chiude il lungomare senza considerare la normale conseguenza: i salernitani si riversano nelle strade del centro o del rimanente lungomare, affollandole.
Nell’ottica propositiva chiediamo al sindaco Napoli di dimostrarsi per una volta autonomo, facendo marcia indietro sul provvedimento, chiudendo semmai alcune strade al traffico nel week-end aumentando la superficie perdonabile al passeggio e consentendo agli esercizi cittadini una maggiore superficie dove posizionare i tavoli all’aperto nel pieno rispetto delle norme anti-Covid”.