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Salerno– La notizia che a Napoli sia stata messa in moto la potentissima macchina organizzativa per la manifestazione natalizia Luci d’Autore “rischia di rappresentare la pietra tombale sul commercio salernitano”.

Il coordinatore regionale Anva-Confersercenti, Ciro Pietrofesa, analizza: “Emergono dettagli operativi dalle potenzialità enormi. Napoli sembra aver studiato in questi anni la manifestazione salernitana delle Luci d’Artista ed elaborato un progetto ben più articolato, moderno e complesso. Il tutto pianificato mentre la kermesse salernitana vive la sua fase storica di massima ‘stanca’. La prova generale sembra essere avvenuta in epoca di restrizioni da pandemia: nel periodo natalizio 2021 Napoli ha sperimentato le potenzialità di quelle che, partita provvisoriamente con il nome di ‘Illuminiamo Napoli’, oggi, si chiama ‘Luci d’Autore’.

Siamo felici per il commercio napoletano, in particolare per quello ambulante. Di certo, però, riteniamo  che Luci d’Autore di Napoli – se organizzata con i numeri che leggiamo – non avrà difficoltà a soppiantare le Luci D’Artista di Salerno. Per una grave ripercussione sull’immagine della città e, sopratutto una pietra tombale sul commercio salernitano”.

A quanto si apprende, sul progetto Luci d’Autore sono convergenti Camera di Commercio, Città Metropolitana, Accademia Belle Arti e Unievsrità Federico II. I primi due entri avrebbero già previsto lo stanziamento di 5 milioni. 

Pietrofesa conclude amaro: “Mentre a Napoli stanno già ora realizzando un progetto enorme che coinvolgerà tutti i quartieri della città, a Salerno la classe politica non batte un colpo. Da anni affermiamo la necessità di un soggetto attuatore diverso: avevamo proposto la costituzione di una fondazione con il Comune al vertice in grado di coinvolgere tutte le Istituzioni ed i privati per sviluppare la manifestazione Luci d’Artista con l’impiego di vere opere d’arte realizzate da artisti nostrani….”.