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Salerno – Coronavirus, i porti campani si attrezzano per contrastare l’eventuale diffusione via mare. Presso la sede regionale della Sanità Marittima, organismo che promana dal Ministero della Sanità, nelle scorse ore si è svolta una riunione a cui sono state invitate tutti i portatori di interessi portuali, pubblici e privati. Allo stesso tavolo si sono trovati, tra gli altri: Capitaneria, Autorità di Sistema Portuale ma anche agenzie marittime, compagnie e società di gestione. Recependo le direttive del Ministero, in Campania è immediatamente operativa una nuova procedura che, pur non stravolgendola, di fatto ‘aggrava’ quella in vigore fino alla scorsa settimana. I dettagli sono spiegati da Francesco Messineo, segretario generale Authority: “Considerato il periodo massimo di incubazione (14 giorni, ndr) e le aree geografiche indicate quali ‘a rischio’, nella preliminare fase di analisi massima attenzione sarà posta su origini e provenienze delle navi ben sapendo che il viaggio più rapido dall’Oriente fino in Campania dura sempre più di quindici giorni. Per le navi cargo farà quindi fede la comunicazione del comandante circa casi di febbre a bordo”. Qui la prima differenza sostanziale:  “Se, fino a qualche giorno fa, rispetto ad ogni segnalazione c’era discrezionalità da parte degli organismi di sanità marittima nel salire a bordo, da ora entra in vigore l’automatismo: in caso di febbre o di altri sintomi riconducibili all’infezione, il medico salirà a bordo per effettuare le visite. Sono state stabilite le procedure per l’eventuale il trasporto del malato all’ospedale Cotugno” e l’eventuale quarantena “per l’intero equipaggio”. Stessa procedura per le navi da crociera, con una piccola ma sostanziale differenza: “Esse viaggiano con il medico a bordo. Su segnalazione da parte dei comandante, ci sarà un preventivo e approfondito confronto tra medici”. Ad oggi non si segnalano casi né a Napoli, né a Salerno ma la stagione crocieristica non è ancora entrata nel vivo.