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Salerno – La salma dello sfortunatissimo professore Francesco Orio, endocrinologo di fama nazionale, rientrerà a Salerno non prima di venerdì. La morte ne ha falciato la giovane esistenza del professionista (appena 48 anni) mentre era negli Stati Uniti d’America. Lì Francesco Orio si era di recente operato, lì aveva riposto le speranze di debellare il ‘mostro’, che purtroppo lo ha inghiottito. Orio era spesso all’estero – anche in Europa – al fine di cercare soluzione all’enorme problema di salute che lo aveva travolto. Eppure fino a prima della partenza per gli Usa si era dedicato agli altri ricevendo i pazienti nel suo studio in centro città. In cuor suo, probabilmente, la convinzione che l’operazione a cui si era sottoposto oltre oceano sarebbe stata risolutiva. Invece, ritornato la scorsa settimana negli Usa, aveva ricevuto la catastrofica notizia che il male era inesorabilmente avanzato. A determinare i tempi per il rientro e per l’organizzazione dei funerali è ora la burocrazia. Per poter ritornare in Italia la salma dovrà essere accompagnata dal cosiddetto ‘passaporto funerario’ che non è stato ancora emesso dalle autorità americane.    

Francesco Orio era salernitano: aveva studiato presso il Liceo Scientifico G. Da Procida, poi si era laureato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ed aveva assunto l’incarico di professore presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope.