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Salerno – “Evviva il lavoro di squadra ma evviva soprattutto la verità. I risultati ottenuti in sede di Consiglio regionale per migliorare il servizio sanitario non sono il frutto di una richiesta (dei Cinquestelle, ndr) quanto di un lavoro fatto da noi sin dall’inizio”.

Il consigliere Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio e Finanze, attribuisce “le giuste paternità politiche” ai traguardi raggiunti dalla maggioranza. Pur salvando la forma (leggi dopo), di fatto depotenzia le rivendicazioni di Valeria Ciarambino e della squadra dei penta stellati.   

Nel merito, il consigliere salernitano spiega. “Sono stati approvati tutti i miei emendamenti presentati alla mozione relativa alla razionalizzazione dell’offerta delle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale. Si spinge per il raggiungimento veloce di obiettivi indispensabili su cui la Regione sta già lavorando con efficacia”.

Elenca: “Il testo originario, presentato dai colleghi Ciampi e Ciarambino, così da me emendato impegna la Giunta regionale a proseguire l’implementazione del CUP, sistema unico di prenotazione regionale garantendovi la confluenza delle prenotazioni degli erogatori pubblici e privati accreditati.

A garantire la corretta separazione delle agende per Classi di Priorità, per assicurare un’offerta assistenziale appropriata al bisogno di salute, anche in termini di tempestività dell’intervento richiesto.

A garantire che le prestazioni successive al primo accesso siano prescritte dal professionista della struttura pubblica che ha preso in carico il paziente e immediatamente prenotate, senza che questi sia rimandato al proprio medico curante per la prescrizione.

A prevedere l’utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagini per almeno l’80% della loro capacità produttiva.

A procedere ad una puntuale ricognizione delle potenzialità erogative dei punti di offerta pubblici – spazi disponibili, personale sanitario, dotazione tecnologica e strumentale – con conseguente piano di interventi per garantire un incremento della produttività nel breve e medio periodo (riallocazione/assunzione personale, manutenzione/rinnovamento del parco tecnologico strumentale, incremento delle fasce orarie di apertura delle strutture, con possibilità di apertura anche nelle ore serali e durante il fine settimana, ecc).

A garantire l’attivazione dei percorsi ambulatoriali complessi e coordinati (PACC) e dei Day Service per assicurare il setting appropriato di erogazione dell’assistenza, riducendo i percorsi di cura inappropriati e favorendo l’accesso alle cure e alle prestazioni diagnostiche per i pazienti cronici e oncologici che necessitano di una presa in carico.

Ad assicurare che il rispetto degli impegni assunti dai Direttori Generali per il superamento delle criticità legate ai lunghi tempi di attesa costituiscano un elemento prioritario della loro valutazione”.