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Salerno – Situazione in rapida evoluzione in casa-Salernitana. In mattina la società ha comunicato che “dai tamponi effettuati nella giornata di ieri è stata riscontrata una positività nel gruppo squadra. Il tesserato, al rientro dai due giorni di riposo, non è mai entrato in contatto con gli altri membri del gruppo”.

Avviata la profilassi, nel pomeriggio la squadra si è ritrovata come da appuntamento.

Era previsto allenamento alle ore 15 in preparazione della gara contro il Monza.

Data la situazione, la seduta non si è tenuta. Al posto del consueto bollettino quotidiano, la società ha diramato la seguente nota: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica che nel pomeriggio di oggi la squadra si è sottoposta a tamponi molecolari e sierologici i cui risultati sono attesi nella giornata di domani”.

Scenari – Seppure la società sia molto attenta ad ogni aspetto e non tralasci nessun particolare, l’evoluzione della vicenda-tamponi non dipende più solo da essa.

Come la recente storia insegna, non è affatto da escludere che in queste ore la gestione sia avocata dall’Asl. Acquisiti i referti dei tamponi, l’autorità sanitaria potrebbe confermare il trend e comportarsi al pari delle omologhe di Napoli, Empoli, Pescara mantenendo il gruppo-squadra in isolamento fino ad una data distante tra i 10 e i 14 giorni.

Consequenziale scaturirebbe il dovere dell’autorità calcistica di rinviare le successive una o due gare, non disputabili per causa di forza maggiore/legittimo impedimento.    

Nel caso in cui l’Asl non intervenisse, la gestione della vicenda si svilupperebbe nei confini di regolamento e protocollo sottoscritto ad inizio campionato. Considerando che già mercoledì la squadra non si è allenata; che allo stato – non conoscendo le risultanze dei tamponi – non è possibile stilare una tabella di allenamenti in vista della gara più importante della stagione, la società US Salernitana 1919 potrebbe concretamente valutare la ipotesi del tutto legittima, prevista e codificata, dell’opzione-rinvio della prossima partita in caso dell’emersione di nuove positività. Con una postilla a tutela propria e dell’intero campionato: che sia salvaguardato il principio di contemporaneità delle ultime quattro giornate. Ossia lo stesso che ha portato al fermo finalizzato al recupero delle gare non giocate in precedenza, con slittamento delle ultime quaranta gare tra l’1 e il 10 maggio.

Se i test confermassero la unica positività, la squadra tornerebbe ad allenarsi. In serenità.