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Salerno – “Da cattolico devo obbedienza al mio vescovo ma non necessariamente riconoscergli intelligenza. Ancor meno politica”. La stilettata a monsignor Andrea Bellandi è del deputato salernitano Gigi Casciello (Forza Italia). A quanto ricostruisce, sarebbe stata della Curia salernitana la prima richiesta di far celebrare la messa in onore di San Matteo nella piazza della Libertà (ad oggi ancora non aperta al pubblico).

In un lungo post, l’azzurro afferma: “Il problema non è inaugurare la piazza del Crescent in campagna elettorale (accade così dalle elezioni del ‘97) ma che si celebri la messa di San Matteo (con reliquie…) nella piazza che frettolosamente verrà inaugurata. Ed escludo che in prossime inaugurazioni sarà prevista una messa… Ma c’è di più e poiché i miei colleghi giornalisti si sono distratti ho deciso di porre io l’unica domanda da fare: di chi è stata l’iniziativa? Del Comune o della Curia? Vi sorprenderà ma la richiesta di celebrare la messa del Patrono alle ‘falde’ del Crescent è partita dalla Curia. (…) Tutto cambia e a Salerno ci si spiega tante cose. Ultima annotazione: da cattolico devo obbedienza al mio vescovo ma non necessariamente riconoscergli intelligenza. Ancor meno politica”.

Il 24 agosto il Rup Luca Caselli chiariva bene la vicenda legata alla messa ed alle certificazioni per l’apertura della piazza.