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Salerno – Parla chiaro il Presidente della Provincia Michele Strianese. Convoca una conferenza stampa “sulla questione rifiuti a Battipaglia” e fa distribuire, nominativamente, una lunga relazione cartacea i cui punti argomenta con passione e vigore. Seppure il documento sia titolato “criticità impianti di rifiuti nel territorio di Battipaglia” esso è un censimento su numero, natura e qualità degli impianti salernitani pubblici e privati autorizzati attraverso iter di Provincia e Regione, con approfondimento sul presupposto normativo di riferimento.
Il documento svela  (e Strianese ribadisce) “l’assenza di qualsiasi criterio normativo per definire un’area non idonea alla localizzazione degli impianti, peraltro in aree industriali”.  Aggiunge: “Gli impianti di recupero rifiuti sono autorizzati in aree industriali o in aree dove sussista la compatibilità urbanistica che, in sede di istruttoria, deve sempre essere richiesta e confermata dalle Amministrazioni comunali interessate”. Il ‘fattore di pressione’ viene definitivamente demolito nei passaggi successivi: “La prescrizione generale dell’articolo 195 del decreto legislativo 152/2006 che attribuisce allo Stato l’indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti non ha trovato attuazione, non essendo stato adottato dallo Stato alcun atto generale che preveda l’indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento”. Di più, il documento mette nero su bianco che “non esiste, nel piano regionale dei rifiuti, alcuna disposizione in merito al ‘fattore di pressione’ che veniva auspicato dal Comune di Battipaglia”. Pertanto “in assenza di tali criteri la Provincia non può limitare a priori l’insediamento nelle aree industriali di impianti di rifiuti pubblici e privati” e quindi “non è stato possibile definire eventuali zone da considerarsi sature da impianti di trattamento rifiuti”. Ancora: “La Regione, con l’aggiornamento del Piano per la gestione dei rifiuti del dicembre 2016, aveva indicato quali aree preferenzialmente idonee alla localizzazione di impianti di rifiuti solidi urbani quelle a forte connotazione e vocazione industriale che ricadono all’interno delle aree esenti da vincolo” e “il piano territoriale di coordinamento provinciale del 2012 aveva indicato quelle industriali con presenza di impianti di trattamento e/o smaltimento già esistenti”.
Il censimento classifica “210 impianti sul territorio salernitano inserite nelle seguenti 15 macrocategorie: aia, accumulatori, autodemolizione, fanghi, impianti di depurazione (autorizzati al trattamento rifiuti), inerti, legno, materiali ferrosi, multi materiale, plastica, pneumatici fuori uso, tessili, toner, umido, vetro”.
Dal focus-Battipaglia si deduce: “Sul territorio comunale insistono 24 impianti di recupero rifiuti sia pubblici (Stir) che privati con enorme divario tra i quantitativi autorizzati e quelli realmente gestiti. Gli impianti trattano in media il 6% di quello autorizzato (anno di riferimento 2018) con forbice compresa tra lo 0.6% e il 27% dei singoli potenziali”. Premesso che “impatti ambientali importanti potrebbero derivare anche da altre realtà produttive quali fabbriche di vernici, solventi o concerie, di trattamento acque reflue, spargimento di reflui zootecnici ecc…”, Strianese conferma che “non sussistono criteri oggettivi per definire un’area satura di rifiuti rispetto a superficie e popolazione insistente”. Presupposto inoltre che “il percorso amministrativo più corretto riconduce la problematica all’interno della materia urbanistica-territoriale locale attraverso la pianificazione di competenza delle amministrazioni comunali” e che “il sindaco del Comune di Battipaglia in tal senso ha manifestato la volontà di adottare una variante alle norme tecniche di attuazione del vigente strumento urbanistico municipale”, la Provincia “manifesta tutta la propria disponibilità ad approvare ogni iniziativa e/o variante proposta dal Comune in materia urbanistica”. Con il presidente Strianese c’erano, in conferenza stampa,il dirigente del settore Ambiente Angelo Cavaliere, il consigliere provinciale delegato all’Ambiente Fausto Vecchio, il consigliere provinciale di Battipaglia, Sagarese e il presidente dell’Ente di Ambito Giovanni Coscia.