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È terminata poco prima delle 12 la conferenza stampa nel corso della quale il capo della procura di Salerno, Giuseppe Borrelli con il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto hanno voluto incontrare la stampa per fornire una serie di chiarimenti in merito all’inchiesta che dovrà fare luce sulle cause della morte di Adriane Vaughan,  la turista americana, editrice della casa che pubblica i libri di Harry Potter in vacanza con il marito e dei figli in costiera sorrentina.

La donna ha perso la vita nella collisione tra il motoscafo Aprea a bordo del quale si trovava ed il veliero Tortuga. Lo scontro è avvenuto nel pomeriggio di giovedì nelle acque della costiera amalfitana. La donna era a prua dell’imbarcazione noleggiata con conducente, uno skipper di Massa Lubrense, E.P. di trent’anni, senza alcun tipo di precedente,  attualmente ricoverato per una serie di lesioni che ha riportato e sul quale è stato effettuato un primo esame tossicologico.

Come chiarito proprio nel corso della conferenza stampa di questa mattina la procura ha nominato un consulente che dovrà verificare se la quantità di alcol e droga ritrovati nel sangue dell’uomo fossero tali da inficiarne le capacità alla guida del motoscafo. La Procura che indaga per omicidio colposo e naufragio colposo ha le idee ben chiare su quanto accaduto ma cerca, attraverso anche la strumentazione tecnologica e l’uso dei satelliti, le testimonianze e tutta una serie di elementi di  ricostruire quanto accaduto con certezza. In primo luogo le rotte delle due imbarcazioni: il motoscafo trasportato in un fondale sicuro è stato recuperato e ora saranno eseguiti degli accertamenti a bordo ed in particolare sul GPS per avere elementi utili. 

Il procuratore Borrelli ha ricostruito anche la cronologia dei soccorsi. La prima richiesta è arrivata alle 17:45, l’arrivo al molo di Amalfi alle 18,10 minuti dopo l’ambulanza pochi minuti successivi l’elisoccorso che però non ha ritenuto utile il trasferimento della vittima in ospedale per le gravi ferite che poi mi hanno causato il decesso.anche su questo aspetto il procuratore ha detto che non è ancora chiaro cosa ha causato la morte della donna sulla quale verrà effettuato un esame autoptico.

Adriana era alla prua dell’imbarcazione con la figlia aprendere il sole quando nella collisione con il Tortuga, un veliero di 30 metri usato per eventi, attualmente sotto sequestro davanti alla Stazione Marittima di Salerno, è sbalzata in mare. Immediato anche l’intervento di quanti erano a bordo del veliero per dare una mano. Tutti gli ospiti, circa 70 persone, che stavano partecipando ad un banchetto sono stati ascoltati così come il marito della vittima e lo stesso skipper . Il marito verrà riascoltato ha detto il procuratore facendo riferimento ad uno stato emotivo molto provato durante la prima audizione. Non sono invece ancora stati sentiti i bambini che attualmente sono stati affidati al nonno giunto dall’America ed ospitati in una struttura alberghiera.  

Fondamentali per l’inchiesta, ma il procuratore nella conferenza stampa non ha fatto riferimento, i filmati forniti dagli ospiti a bordo del veliero nel quale si vede la scia del motoscafo andare incontro al percorso del veliero, che era in movimento,  e poi virare improvvisamente. Al termine della conferenza stampa il comandante della capitaneria di porto di Salerno si è soffermato sulla necessità di mantenere alta la guardia sulla sicurezza in mare.