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Salerno – Nuova tecnica truffaldina, più raffinata e meno violenta della ‘truffa dello specchietto’, è stata introdotta a Salerno nelle ultime settimane. Una delle ‘vittime’ del raggiro decide di raccontare i fatti.

Si tratta di un distinto professionista molto noto in città ed in provincia che, per questo, preferisce l’anonimato. L’accaduto risale all’inizio di questa settimana. Dice: “Ero appena uscito dal Palazzo di Giustizia e stavo per attraversare via Dalmazia (in foto, ndr). Con la mente ero all’esito dell’appuntamento in Tribunale da poco concluso quando vedo un’Audi di media cilindrata affiancarsi, frenare di botto. Dall’abitacolo esce un uomo che inizia a salutarmi con grande affetto, ‘felicissimo’ di avermi rivisto – diceva – dopo tanto tempo. Non mi chiama mai per nome ma a questo particolare, in quegli attimi concitati, non do peso anche perché cerco di ricordare le circostanze della nostra amicizia, seppure nulla mi sovvenga. Conosco tanta gente e so che può capitarmi di dimenticare qualche volto. In pochi minuti quella persona mi racconta le sue ‘disavventure’. E’ teatrale e abbastanza credibile: per corroborare la sua contentezza nell’avermi incontrato, decide di… regalarmi otto cravatte. Mi invita a salire in auto e me le porge, narrandomene le qualità. Insiste, le accetto”.

Scatta la trappola : “Parla rapido, si confida, mi dice di essere in procinto di partire per il nord Italia ma che ha superato il limite quotidiano di prelevamenti al bancomat. Quindi, per assicurarsi la liquidità necessaria, mi chiede di comprare le ulteriori ed ultime quattro cravatte – che altrimenti mi avrebbe regalato – chiedendomi in cambio quattrocento euro. Alla fine, riesce a spillarmene 200…”.