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Salerno – Inquinamento della valle dell’Irno e della città di Salerno, si sblocca la vicenda relativa alla (finora) mancata possibilità di consultazione delle determinazioni dello studio specialistico Spes commissionato dalla Regione Campania. ìCon nota 0475620 del 12 ottobre la Giunta Regionale della Campania – direzione generale ciclo integrato delle acque e dei rifiuti, valutazioni e autorizzazioni ambientali e rifiuti – ha comunicato al sindaco del Comune di Pellezzano ed al comitato Salute e Vita che, in “riscontro alla istanza di accesso agli atti dello studio Spes dell’Istituto Zooprofolattico Sperimentale del Mezzigiorno”, si invitano “i soggetti in indirizzo a presentarsi con un unico rappresentante per istante per la visione, consultazione e eventuale estrazione di copia dello studio il giorno 21 ottobre (…) presso la struttura di via generale Clarck”. La nota aggiunge: “La Procura della Repubblica di Salerno (…) vorrà comunicare se sussistono/permangono motivi ostativi all’accesso e visione dello studio, atteso che l’IZSM con nota pec del 1 giugno 2020, nel negare l’accesso ad una precedente istanza rappresentava che ‘lo studio è stato completato e gli atti sono stati trasmessi alla Regione Campania, ente committente. Tuttavia, considerato che la Procura di Salerno ha richiesto i suddetti atti e che, di conseguenza, essi potrebbero essere sottoposti a segreto istruttorio, non è possibile attualmente inviare quanto richiesto’”. (Regione su accesso studio Spes)

Lorenzo Forte così commenta: “Finalmente la Regione Campania decide di rispettare la legge sulla trasparenza e sull’accesso agli atti. Sebbene con enorme ritardo, il prossimo 21 ottobre probabilmente l’Associazione Salute e Vita accederà allo Studio SPES, con i cittadini ed il sindaco di Pellezzano, in seguito all’ennesima istanza per accedere. Auspichiamo che in questa data romperemo il muro di gomma che dura da gennaio 2020. Ovviamente valuteremo tutte le azioni da intraprendere nei prossimi giorni, appena saremo in possesso di questo documento, anche per individuare le responsabilità di questo ritardo, tenendo conto che il prossimo 28 ottobre, con l’avvocato Franco Massimo Lanocita, ci sarà l’udienza al TAR, dove verrà discussa nel merito la richiesta della revoca dell’AIA e dove, su richiesta del nostro avvocato, il TAR discuterà anche della richiesta fatta lo scorso 8 settembre per acquisire lo studio SPES”.