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Salerno – Sono già pronti ancora una volta a dire no all’arrivo delle 6390 tonnellate di rifiuti rientrate dalla Tunisia i cittadini del comprensorio di Persano, che si sono dati appuntamento per domenica 3 aprile, alle ore 10.30 presso la Piazza di Borgo Carillia come nuova mobilitazione.

La prossima settimana, infatti, i 213 container lasceranno il porto di Salerno per essere trasferiti nell’area individuata dalla regione Campania per lo stoccaggio provvisorio in attesa di essere smaltiti negli impianti previsti e in attesa anche di chiudere l’inchiesta alla quale sta lavorando la procura di Potenza che ha iscritto nel registro degli indagati sette persone. È stata proprio la procura diretta da Franco Curcio e che vedeal lavoro il pm Vincenzo Montemurro a dare l’ok al trasferimento dei rifiuti dopo una prima analisi che ha escluso la presenza di sostanze pericolose all’interno dei rifiuti che la società S R.A. di Polla aveva inviato in Tunisia e che sono state poi rispedite in Italia nell’ambito di un’inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti che ha visto arrestare il ministro dell’ambiente della nazione nordafricana.

Martedì in Prefettura a Salerno ci sarà un doppio incontro: uno più politico alla presenza anche del vice presidente della regione Campania, Fulvio Bonavitacola ed uno più tecnico per definire i dettagli del trasferimento dei 213 container a Persano. Nel frattempo domenica le popolazioni sono pronte alla mobilitazione perché come scrivono nella locandina con cui hanno annunciato la nuova mobilitazione vogliono evitare che la piana del Sele diventi la pattumiera della Campania. I sindaci di Serre, Altavilla Silentina, Battipaglia ed Eboli anche dopo aver accertato la non pericolosità dei rifiuti non vogliono che siano stoccati nel loro territorio.