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Salerno – Un regalo inaspettato, nascosto tra i cimeli di famiglia. A scoprirlo è stato Mario Pinto, un cinquantenne imprenditore originario di Salerno, oggi residente a Pesaro. L’uomo ha trovato in casa un vecchio libretto bancario nominativo, emesso dal Credito agricolo della Cassa di risparmio di Bologna e intestato al conte Giocacchino Pinto. Sul libretto, nel 1886, erano state versate 8 mila lire. Il bisnipote del conte ha fatto stimare il titolo da un consulente contabile e ha scoperto che, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, considerando gli interessi legali della rivalutazione e della capitalizzazione, vale all’incirca due milioni di euro. Pinto ha così deciso di intraprendere un’azione locali verso la Banca d’Italia e il ministero dell’Economia e delle finanze per ottenere il rimborso. Per farlo si è affidato al patrocinio delle avvocatesse del Foro di Roma, Sara Gitto e Annalisa De Angelis. Il salernitano farà leva sul fatto che i due Enti rispondono in solido non solo dei Titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana, ma anche durante la vigenza del Regno d’Italia.