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Salerno – “La madre di tutte le battaglie”. Prendiamo in prestito dalle parole del direttore sportivo Walter Sabatini la frase perfetta per definire Salernitana-Venezia. Rigettato anche l’ultimo ricorso veneto, la gara si disputerà finalmente giovedì alle ore 18 allo stadio Arechi e potrebbe di fatto valere un’intera stagione per gli uomini di Davide Nicola. 

Ieri sera, al Gewiss Stadium, i granata hanno fatto tremare anche l’Atalanta, salvata a soli due minuti dal termine dal diagonale vincente di Pasalic. Ha colpito ancora una volta il tenore della prestazione dei campani. Compatti in difesa, pungenti in attacco, a tratti hanno dato l’impressione di poter raddoppiare e dunque mettere in ghiaccio la partita. E se in tanti avrebbero firmato per un pareggio alla vigilia, al 90′ si è fatta inevitabilmente strada l’amarezza di un’occasione sfumata sul più bello.

Poco male, perché la squadra di Davide Nicola continua ad avere completamente tra le mani il proprio destino. In caso di vittoria sul Venezia la Salernitana scavalcherebbe il Cagliari e si porterebbe a +1 dalla zona retrocessione con lo scontro diretto con i sardi ancora da giocare. E’ il momento clou di una rincorsa incredibile, che per sfociare nell’epico ha bisogno del suo definitivo compimento.

E’ per questo che nonostante il grande entusiasmo (almeno 20mila tifosi attesi sulle gradinate dell’Arechi), è necessario tenere la barra dritta e la concentrazione altissima per questo poker di sfide da vivere col fiato sospeso. Venezia, Cagliari, Empoli, Udinese: il cammino verso la gloria è tracciato.