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Terza giornata per il festival Salerno Letteratura, in programma fino al 25 giugno. Lunedì 20 si parte alle 19 nella chiesa dell’Addolorata con Pietrangelo Buttafuoco, autore di Sono cose che passano (La Nave di Teseo). Conduce Francesco Acampora. Alla stessa ora nella Cappella Palatina c’è Maria Malatesta, autrice di Storia di un’élite. La nobiltà italiana dal Risorgimento agli anni Sessanta (Einaudi) in dialogo con Alessandro Capone. Sempre alle 19, nell’ambito della sezione Spazio Ragazzi, presso l’Archivio dell’Architettura contemporanea arriverà Luca Raina, autore di Mummie, spade e spazzolini da denti (Marietti junior). Conduce Francesco Cicale. Alle 19.15, al Museo Diocesano, nell’ambito della sezione Sguardi sul mondo attuale/ Economia, Marco De Masi, autore di Il mestiere dell’uomo. Perché la cultura umanistica fa bene all’impresa italiana (Luiss University Press) e Andrea Zaghi, autore di La memoria e il futuro. Alle radici dell’innovazione nell’industria del Terzo Millennio (Luiss University Press) dialogheranno con Nicoletta Picchio e Vincenzo Boccia. I due libri fanno parte di una collana, “Bellissima”, che ripercorre esempi perspicui del made in Italy, inteso non soltanto come contrassegno di qualità, creatività e perizia tecnica, ma anche come fattore identitario di un’azienda e di un Paese. Alle 19.30, nella chiesa di San Benedetto, Lectio magistralis di Eva Cantarella sul tema “Ulisse a modo mio”. Alle 19.30 al teatro del Convitto nazionale, incontro con Roberto Ferrucci, autore di Storie che accadono (People). Conduce Raffaele Notaro. Alle 20, in largo Barbuti, ci sarà Filippo Ceccarelli, autore di Lì dentro. Gli italiani nei social (Feltrinelli) con Gennaro Carillo. Per Spazio ragazzi alle 20, nell’Archivio dell’Architettura contemporanea, arriva Alessandro Barbaglia, autore di Storie vere al 97% (DeAgostini) in dialogo con Francesco Cicale. Alle 20 alla Cappella Palatina ci saranno Carmine Mari, autore di Il fiore di Minerva (Marlin) e Francesco Nobile, autore di La spada di Manfredi (Marlin) in dialogo con Erminia Pellecchia. Alle 20, nella corte del Convitto nazionale, incontro con Lorenzo Marone, autore di Le madri non dormono mai (Einaudi). Conduce Giuseppe Avigliano. Alle 20.30, nel teatro del Convitto nazionale, spazio al cinema con Alberto Crespi, autore di Short cuts (Laterza) in dialogo con Giuseppe D’Antonio. Provate a immaginare 12 film che hanno rivoluzionato la storia del cinema. Fatto? Poi concentrate tale incredibile talento e passione tra il 1959 e il 1960. Ecco che avremo 24 mesi da ripercorrere a rotta di collo tra sparatorie di cowboys e baci che risvegliano dalla morte. Alle 20.30 all’Addolorata arriva Ingo Schulze, autore di La rettitudine degli assassini (Feltrinelli). Conduce Paolo Di Paolo. I lettori appassionati sanno di potersi fidare di Norbert Paulini, un libraio antiquario noto non solo nella sua Dresda. Tutto inizia a cambiare dopo il 1989. Paulini resiste nonostante i clienti persi e la concorrenza di Internet, ma su di lui si allunga un’ombra. Cosa trasforma un umanista in un reazionario? Un maestro della letteratura europea a Salerno Letteratura 2022. In collaborazione con Goethe Institut Alle 20.30 al Museo Diocesano incontro con Alessandro Vanoli, autore di Storia del mare (Laterza) in dialogo con Alessia Amante. Alle 21, alla Cappella Palatina, ci sarà Simone Beta, autore di La donna che sconfigge la guerra. Lisistrata racconta la sua storia (Carocci) in compagnia di Angelo Meriani. Alle 21, nella Corte del Convitto Nazionale, incontro con David Foenkinos, autore di La famiglia Martin (Solferino) con Corrado De Rosa e Stefania Glockner Graziano. Il romanzo comincia con uno scrittore in crisi d’ispirazione che cerca di superare l’impasse raccontando la storia della prima persona che incontra per strada. La famiglia Martin di David Foenkinos ci trascina dentro i meccanismi ingovernabili che presiedono alla creazione letteraria attraverso un racconto brillante e autoironico. Incontro in collaborazione con il festival Le Printemps Italien | Bordeaux. A seguire Concerto con Andrea Glockner, trombone – Giovanni Benvenuti, sassofono tenore – Sergio Rizzo, chitarra elettrica – Francesco Tino, basso elettrico – Simone Brilli, batteria. Alle 21 ai Barbuti arriva con Giuliana Sgrena, autrice di Giuliana Sgrena. Baghdad i giorni del rapimento (Round Robin) in compagnia di Francesco Acampora. Da non perdere, alle 21.30, nella chiesa di San Benedetto, la lezione/concerto di Giovanni Bietti, autore di Ascoltare Verdi (Laterza). Dopo La musica della luce, che lo scorso anno incantò il pubblico di Salerno Letteratura, Giovanni Bietti concede il bis. Racconterà Giuseppe Verdi, ripercorrendone la carriera durata quasi sessant’anni ed emancipandolo il più possibile da quella patina di retorica risorgimentale che altrimenti non ne spiegherebbe la fortuna attuale presso un pubblico giovane e soprattutto non italiano. Alle 22 al Museo Diocesano, serata sul tema La scuola di Franco Forte (e Ciccio Coda). Francesco (Franco) Forte è stato una figura importante, sebbene non riconosciuta come sarebbe stato giusto, del panorama italiano. Insegnante, editore, regista teatrale, operatore culturale e molto altro ancora, Franco ha personificato al massimo grado un ideale di curiosità intellettuale e operosità infaticabile, contribuendo alla sprovincializzazione di un contesto altrimenti deprivato. Lo ha fatto prendendo rischi e pagandoli in prima persona, ma sempre con quell’ironia che ne ha reso unico e inimitabile il tratto di maestro senza professioni di maestria. Salerno Letteratura omaggia Francesco Forte con una piccola festa a due voci: quella di Franco Coda, il vero Ciccio Coda di Totò principe di Danimarca di Leo de Berardinis; quella di Elena Bucci, che del Teatro di Leo fu interprete eccelsa e che offrirà a Franco Forte una lettura scenica dal titolo Sulla maestria/Sull’amaestria. Conducono Erminia Pellecchia e Gennaro Carillo. Alle 22 alla Cappella Palatina, dialogo tra Raffaele Notaro, autore di Densità (Mondadori) e Vincenzo Latronico, autore di Le perfezioni (Bompiani). Alle 22.15 ai Barbuti spettacolo di e con Guido Catalano, autore di Amare Male (Rizzoli) e Roberto Mercadini, autore di L’Ingegno e le tenebre: Leonardo e Michelangelo (Rizzoli). Alle 23, nel foyer della Chiesa dei Morticelli, primo appuntamento con DURANTE IL GIN TONIC, un omaggio al primo grande direttore artistico, Francesco Durante, che amava intrattenersi con gli ospiti del festival fino a tarda notte brindando con un gin tonic. Alcuni ospiti del festival si raccontano in modo più informale.