Chiedere nell’immediato l’apertura delle Scuole e che la gran parte dei 20 miliardi di euro già previsti dal Recovery Plan siano destinati a migliorarla risolvendo i problemi vecchi e nuovi a partire dall’edilizia scolastica e intervenendo subito per recuperare tutti quegli studenti che si sono disconnessi, cioè hanno abbandonato lo studio. E’ l’obiettivo con il quale i Cobas Scuola, insieme a Priorità alla Scuola e al Coordinamento Nazionale Precari, hanno indetto uno sciopero nazionale della Scuola il 26 marzo.
Il presidio si terrà in Piazza caduti di Brescia, a partire dalle 10. “La Campania, ha raggiunto il triste primato con meno di due mesi di lezioni in presenza siccome De Luca, per salvare le amministrazioni che non amministrano e coprire il disastro che ha provocato nella sanità campana, ha imposto la chiusura delle Scuole senza alcuna evidenza scientifica e a prescindere dall’alternanza dei colori: dal giallo al rosso ricordiamo che a tutt’oggi studenti di ogni ordine e grado sono stati abbandonati al purgatorio della DAD- si legge in una nota stampa- Si è di nuovo scelto la via più facile per le incapaci strutture amministrative, ma la più deleteria per le famiglie e gli studenti, soprattutto i più piccoli e i portatori di disabilità e di bisogni educativi speciali ,che nei casi migliori frequentano scuole deserte” . Per il Coordinamento le scuole vanno subito riaperte tutte come si sta decidendo negli altri Stati europei che sono in lockdown e per fermare la crescita del tasso di dispersione scolastica già altissimo anche nella città di Salerno, senza ignorare che le difficoltà economiche e sociali delle famiglie, accresciute dalla pandemia, hanno avuto un ruolo determinante in questi ulteriori